Non
vedo, non sento, non parlo e non..si dice.
Dai forza, cosa volete
sapere? Non e’ un Vostro diritto, non Vi compete.
Ognuno sceglie
come vivere la sua vita.
C’e’ chi si chiude in se stesso e non
comunica niente agli altri, non parla di se’, non si svela e non si
racconta.
I
motivi? Infiniti!
C’e’
chi non vede perche’ non guarda o perche’ proprio non vuol
vedere.
E’ piu’ facile e certe volte piu’ comodo coprirsi
gli occhi e non vedere cosa succede attorno.
E’ meglio in certi
casi coprirsi gli occhi, sono lo specchio dell’anima… potrebbero
rubarcela o contaminarla o capire davvero cosa vogliamo o non
vogliamo fare!
Perche’ ci mettiamo due mani davanti agli
occhi?
I
motivi? Infiniti!
E
infine c’e’ chi non sente, non vuole sentire, non riesce a
sentire, e non parlo solo di suoni, ma anche di profumi e di
sentimenti…
Non sente ora, non ha sentito in passato, e forse
non sentira’ neanche in futuro.
I
motivi? Infiniti!
E
alla fine c’e’ davvero chi non vede, non sente e non parla…
I
motivi? Non esiste piu’!
Scrivere…pensare…
riflettere… flusso di coscienza…la mente vaga, non trova riparo,
si perde nei meandri piu’ oscuri delle nostre emozioni che prendono
forma in pensieri…
Certe volte i pensieri vanno contenuti,
bisogna dar loro una forma…ma la forma ha bisogno di essere
condivisa, e’ necessario, altrimenti tutto rimane indecifrabile,
criptato e nascosto nell’oscurita’ della nostra scatola cranica,
nel cervicalisterio circostritto insomma.
E cosi’ il pensiero si
trasforma in parola e la parola in macchia sulla carta che assume
forme tondeggianti o lineari creando una composizione alla vista
gradevole anche se non sei un grafico o un granfico…
Il flusso
di coscienza entra in un vortice che gira, ti fa’ girare, ti fa’
cambiare posizione, certe volte ti risucchia, altre volte sprigiona
tutta la sua potenza liberandoti dal suo giogo… ti fa’ viaggiare,
ti fa’ vivere in mondi parelleli ed ecco che escono sti post sui
blog sui social networks…
Tutti proviamo questa esperienza, ma
solo pochi hanno il dono di farla provare empaticamente anche agli
altri anche se nella zona commenti non sempre l’empaticamentizzazione
da’ i risultati che tu pensi di ottenere..e ti vien spontaneo
chiederti chi sono sti writers dei socialnetworks ‘..
Gli
scrittori penso abbiano un dono che non e’ ne di oro ne d’incenso
ne’ di birra, e il loro mandato e’ quello di condividerlo o
quantomeno di farsi capire anche se scritto strafalcionamente male
con punteggiature appositamente dimenticate, verbi sverbati e
aggettivi sconosciuti.. non e’ tanto semplice, si puo’ esser
fraintesi per qualche battuta buttata la’, tu pensi ad una cosa e
qualcuno la recepisce diversamente e del resto io sono sempre
dell’opinione che non mi interessa quello che capiscono gli altri
ma quello che capisco io degli altri e gli altri dovrebbero fare lo
stesso.
Signori ..la porta e’ aperta… utilizzo una vignetta
del Vanessi in quanto libero da impegni considerato che il buon
Cardinali non ha rinnovato il livornescontratto alla faccia dei
gentlemen’s agreement.. ciao bastardi!
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