Aneddoto d'esperienza di vita paragonato ad una gomma e una matita.
Un giorno, una gomma guardò una matita e, con voce gentile, le chiese:
— Come stai, amico mio?
La matita, infastidita, rispose bruscamente:
— Non sono tuo amico. Ti odio e mi stai sul belino.
La gomma, sorpresa e ferita da quella freddezza, domandò con dolcezza:
— Perché?
— Perché cancelli sempre quello che scrivo — rispose la matita, con un filo di rabbia nella voce.
Ma la gomma, con la pazienza di chi comprende il proprio ruolo, replicò:
— Io non cancello te. Cancello solo i tuoi errori. Lo faccio per aiutarti.
— Aiutarmi? — insistette la matita — E perché mai dovresti farlo?
— Perché è la mia natura — spiegò la gomma — Sono nata per questo: per dare la possibilità di correggerti e ricominciare.
La matita scrollò la testa, scettica:
— Non è un vero lavoro. Scrivere è più nobile che cancellare.
La gomma rimase calma, poi disse:
— Togliere ciò che è sbagliato è come riscrivere ciò che è giusto.
Quelle parole caddero nel silenzio.
La matita, colpita, rimase pensierosa.
Poi, guardando la gomma con un velo di tristezza, mormorò:
— Ti vedo ogni giorno più piccola…
La gomma sorrise, serena:
— È vero. Ogni volta che cancello un errore, perdo un pezzetto di me.
Ma lo faccio volentieri, perché so che sto servendo a qualcosa di buono.
La matita abbassò lo sguardo:
— Anche io mi consumo ogni giorno…
La gomma allora si avvicinò e, con tenerezza, le rispose:
— Vedi? Nessuno può fare del bene senza lasciare qualcosa di sé.
È questo il segreto del vivere: donarsi.
Poi, guardandola con affetto sincero, chiese piano:
— Mi odi ancora?
La matita sorrise:
— Come potrei? Ti vedo sacrificare ogni giorno per rendere migliore ciò che tocco. Ti consumi, ma regali speranza.
E in quel momento, la matita comprese una verità semplice e profonda:
non serve sempre scrivere per lasciare un segno.
A volte, basta cancellare ciò che fa male.
Perché se non puoi essere una matita che scrive la felicità degli altri,
sii una gomma che cancella i loro dolori.
Il bene non fa rumore — ma lascia tracce che nemmeno il tempo potrà mai cancellare.
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