Bella notizia quella del bonus sugli elettrodomestici che scontano il 30% dal listino, ma attenzione si parte da ieri giorno 18 novembre alle 7 sino a quando son terminati i soldini di cassa.
Bene, considerato cha la Lella vuole cambiare la cucina a gas in quanto dice che i Lombrichichelli alla Viterbese non le vengono bene, quindi faccio richiesta che viene immediatamente accettata (che culo) e poi cerco di acquistarne una nuova e contatto uno dei maggiori rivenditori chiedendo se fa il bonus statale e quello mi risponde si ma devo restituire il mio elettrodomestico e quando dico che è una cucina con forno sei velocità, 4 fuochi e due di scorta, grill automatico, protezione antifuga con collegamento alla centrale di polizia, forno elettrico nella parte superiore, gas nella parte inferiore e energia solare ai lati, tutto fatto in acciaio inox con maniglie eseguite a mano da carpentieri nostrani della val dunduna a cui hanno mozzato le dita.. esso mi risponde:
Primo.. il forno sopradescritto non è contemplato nel bonus di 100 euro o 200 euro se ho un ISEE totale familiare compreso l'amante inferiore a 25.000 euro.
Secondo.. può darmi un piano di cottura scontato di 100 euro ma assieme devo comprare il mobile per inserire il piano di cottura e si parte da 1.800 sino a 6.000 euro se voglio le maniglie dorate tempestate di diamantini classe E e ovviamente devo rottamare un piano cottura.
Stop
Quindi nada cucina, finita così, Lella deve continuare ad usare sta cucina che è una meraviglia.. le manca solo la parola (alla cucina) e fanculo il bonus .
Ora però faccio un ragionamento terra terra.
Quell'elettrodomestico che hai comprato non è stato progettato per funzionare, ma per morire con una precisione cronometrica.
L'idea che un oggetto debba durare è un ricordo nostalgico di un'epoca in cui le aziende producevano beni, non spazzatura a tempo.
Oggi, il modello di business si basa su un concetto di una disonestà geniale.
Si basa sull'obsolescenza programmata.
Non è un difetto di fabbricazione.
È una caratteristica di progettazione.
Dentro la tua lavatrice o il tuo frigorifero che puoi cambiare ottenendo uno sconto di 100 eurini grazie al bonus-malus, c'è un componente, spesso una scheda elettronica o un pezzo di plastica insignificante, che è stato deliberatamente ingegnerizzato per rompersi dopo un certo numero di cicli di utilizzo, di solito subito dopo la scadenza della garanzia.
È un'ingegneria del fallimento.
Si usano ingranaggi di plastica dove servirebbe il metallo, condensatori sottodimensionati che si bruciano con il calore e componenti sigillati che rendono impossibile la sostituzione di un singolo pezzo. Il tuo elettrodomestico non è un investimento.
È un abbonamento a un servizio di smaltimento rifiuti che paghi in anticipo.
Quando il cadavere smette di funzionare, scatta la seconda fase della truffa.
Scatta la trappola della riparazione.
Chiami il tecnico, e già solo la sua uscita ti costa un centinaio di euro pari al bonus.
Poi arriva la diagnosi. "È la scheda madre", ti dice con la faccia seria, "costa 300 euro, più la manodopera".
Quel pezzo di ricambio, che all'azienda è costato forse dieci euro, viene venduto a un prezzo così esorbitante da rendere la riparazione economicamente insensata.
Ti mettono di fronte a una scelta finta.
Spendi 400 euro per resuscitare un rottame che si romperà di nuovo tra sei mesi, oppure ne spendi 600 bonus incluso per un modello nuovo, luccicante e con la garanzia di altri due anni di agonia programmata.
È un sistema perfetto, progettato per costringerti a comprare, comprare e comprare ancora, alimentando un ciclo infinito di produzione e di rifiuti.
Non sei un cliente.
Sei uno schiavo del consumo, un criceto che corre su una ruota che non porta da nessuna parte.
Le aziende ti bombardano con la propaganda della "classe energetica" e delle "nuove funzioni smart" per darti l'illusione di un progresso, per farti sentire in colpa se tieni un elettrodomestico "vecchio" di cinque anni.
Ma è tutta una farsa, un culo con due buchi (presa per il culo).
La verità è che la lavatrice di tua nonna, quella che pesava come un carro armato e aveva due manopole, è durata trent'anni.
La tua, con il suo display touch e le sue sedici opzioni di lavaggio che non userai mai, è progettata per diventare un rifiuto ingombrante nel minor tempo possibile.
Non è un'ipotesi.
È una certezza matematica alla faccia del bonus.





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