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venerdì 7 ottobre 2016

Bonzi's Story

Dando uno sguardo al passato alle origini dei Bonzi partendo da mio papa' Ugo e dal nonno Baldassarre che non ho mai conosciuto, sono arrivato sino all'avo di decima generazione laterale di nome Fachino che in quel del Cremasco nella seconda meta' del 400 acquisi' la nomina di Conte grazie all'aiuto che diede alla Repubblica Serenissima in guerra contro gli Sforza per la conquista di Crema, utilizzando le sue barche che servirono alle truppe per attraversare il fiume Serio.
I discendenti della stirpe Bonzi non sono molti, in Italia se ne contano 840 e si son dati da fare in attivita' imprenditoriali... mio nonno paterno Baldassarre mise in piedi una fonderia di ghisa ed alluminio nel Legnanese di cui conservo solo delle foto e delle copie in bronzo del monumento che rappresenta l'Alberto da Giussano (attuale simbolo della lega nord) di progetto Enrico Butti che all'inizio del 900 ha sostituito quello fatto in cartapesta (durato pochissimo) da Egidio Pozzi.
(cartolina dell'epoca spedite da Castellanza mio paese di origine)

Ed ecco la fusione in bronzo che conservo gelosamente e passero' agli eredi e lo stesso fara' mia sorella Graziella.


..la fonderia diretta da mio padre Ugo col fratello Giuseppe (Pino) chiuse al tempo della seconda guerra mondiale in quanto erano riluttanti nel fondere armi per la guerra e la mia famiglia si sposto' per qualche anno in emilia-romagna e precisamente a Forli'.
Lo zio Giuseppe rimase invalido sulla carrozzina nel tentativo di salvare un suo operaio che si era beccata una scossa di parecchi migliaia di Volt, ebbe tre figlie di cui ho perso le tracce ma penso siano rimaste in quel della romagna se non vado errato a Carpinello, me le ricordo tre bionde impestate che mi facevano un sacco di dispetti ed una in particolare la Mirta mi assomigliava in modo impressionante, occhi verdi e alluce tipo il mio, mentre la Giuliana piu' grande di qualche anno deve aver intrapreso attivita' di allevamento polli e affini e la piu' giovane, la Carmen era avviata nel campo estetico ed era patita di moto e ricorda un poco mia figlia Patrizia che con moto di grossa cilindrata all'eta' di ventanni (al limite della guida) e' incorsa in un incidente che l'ha fatta stare in coma da luglio a dicembre alla soglia dei ventunanni.


de l resto aveva cominciato presto sulle due ruote e relative gare


e il fratello Fabio non e’ da meno ed essendo della stirpe dei Bonzi, moto, aereo, paracadutismo vela snow sky jumping sono all’ordine del giorno





anche il piccolo Davide (figlio di Fabio) si da da fare



io ho trasmesso il DNA della stirpe, ho sempre avuto un debole per i motori e per lo sport in genere 

 
ed eccomi a 15 lustri suonati..


e pure zico ( il cagnone di Fabio ) era dei nostri




Ma quello che mi affascina dei Bonzi di Dossena (Val Brembana) e' stato il ramo trasferito a Crema e piu' precisamente la persona di Leonardo che ricorda tanto mio zio materno Pompeo che e' della stirpe dei Morlacchi famiglia contadina passata all'industria.
Apro una parentesi materna su nonna Venegoni Marietta ma farò un post a parte dedicato alla sua famiglia e precisamente all'eroe Mauro Venegoni antifascista per eccellenza e medaglia d'oro al valor militare.


Dicevo di Leonardo figlio del conte Iro e di Sarina Berra Nathan ( nipote dell'omonima patriota ottocentesca e cugina del sindaco di Roma Ernesto Nathan)..era piu' grande di sei anni di mio papa' Ugo e quindi era del 1902 e nei miei ricordi io lo associo sempre a Maner Lualdi 
 




per la trasvolata in aereo nell'America del Sud con un piccolo aereo da turismo il SAI Ambrosini di cui conservo il modellino in alluminio nella mansarda della casa estiva marina.(assieme ai resti dell' AMX il caccia destinato a sostituire i G91, caduto a Caselle al 1° giugno 1984 in fase di collaudo.. pilotava il collaudatore della Fiat Aeritalia il Ten.Col, Manlio Quarantelli che è riuscito a portare l'aereo senza propulsore in un prato schivando la tangenziale e i cavi dell'alta tensione ed ha azionato l'eiettibile solo quando era già a terra, procurandosi ferite per cui è mancato il 19 agosto.. giorno del suo 58.mo compleanno)
 

Ad incidenti aerei purtroppo ne ho visti diversi partendo dall'aereo caduto nei pressi della mia abitazione di Castellanza nel 1959 dove morirono 70 persone

Ma torniamo al viaggio Bonzi-Lualdi che era stato fatto per sensibilizzare i media associando l'impresa alla situazione dei bambini mutilati e orfani di quelle terre.



Risalgo con ordine e cerco di mettere a fuoco la vita di..anzi del Conte Leonardo Bonzi.
Farlo e' semplice grazie ai motori di ricerca da cui traggo libero spunto ringraziandone gli autori..
Nato nel 1902 verso la fine di dicembre e' stato indirizzato allo sport.
Pratica sin da giovane il tennis che sara' una delle passioni della sua vita.

Nel 1922 sostituisce un amico infortunato in una gara del campionato lombardo di motociclismo, e vince il titolo. (e qui esce l'emulazione di mia figlia Patty che col casco in testa sostituiva il suo ragazzo nelle gare di cross e di questo sono venuto a conoscenza dai suoi amici concorrenti che erano li in clinica nell' attesa che lei si risvegliasse dal coma avuto per un incidente con moto di grossa cilindrata).
Due anni dopo alla settimana internazionale degli sport invernali che si svolse a Chamonix e in seguito riconosciuta come prima Olimpiade Invernale, Leonardo e' il portabandiera dell'Italia e partecipa come membro dei team di bob a 4 e bob a 5.
Gli anni immediatamente successivi li dedica al tennis e allo studio universitario, laureandosi in Giurisprudenza alla Cattolica nel 1927 (qui si e' laureata pure mia sorella Graziella nel 1958) e in Economia e Commercio alla Bocconi nel 1928. 
Vinse i Campionati Italiani di Tennis in piu' riprese...
nel 1926 si aggiudico' il doppio misto e nel 1929 si cucco' i titoli nel doppio maschile e nel doppio misto.
Nel 1928 e 29 si aggiudica la Coppa Milano e il Torneo Brian e per una decina di anni fece parte della "nazionale" italiana di Coppa Davis.
Nel 1932, durante una sfida col miglior tennista dell'epoca, il francese Henry Cochet, uno dei Quattro Moschettieri, arriva ad un passo dalla vittoria ...In vantaggio e con un match point, un tiro di Cochet finisce a pochi centimetri dalla linea. L'arbitro chiede a Bonzi se la palla fosse buona o meno. Bonzi risponde "buonissima", Cochet annulla il match point e poi rimonta e vince la partita.
Nei primi anni 30 Leonardo si dedica oltre che al tennis alle altre sue due passioni: l'aviazione e l'alpinismo.
Nel 1931 ottenuto il brevetto di volo tenta di atterrare sul ghiacciaio del Monte Bianco per una scommessa. 




L'aereo si cappotta ma Bonzi miracolosamente si salva, inforca gli sci e scende sino a Courmayeur, l'elica e' nel museo che hanno aperto nel 2004 nel Cremasco mentre nel nostro ramo mio figlio Fabio ha avuto fortuna in quanto il suo aereo si e' schiantato dopo la sua vendita e i due a bordo ci son rimasti secchi..



Fabio ha  un elica a ricordo   appoggiata alla parete del salotto assieme agli sci trovati in cantina che si usavano negli anni 30 con relativi bastoncini in bambu'.


Sempre in quell'anno attraversa tutta l'Africa del Nord in aereo partecipando ad ogni singolo torneo di tennis, spesso vincendo. Fa tappa ad Algeri, Fez, Casablanca, Tripoli, Tangeri e Rabat; con se' aveva solo le racchette e le palline e uno smoking per le serate di gala alla fine dei tornei.
Il 1932 lo vede viaggiare per mesi in India durante una tourne' della nazionale italiana di tennis, nel 1933 organizza una spedizione alpinistica con il celebre geologo Ardito Desio in Iran. Pilota personalmente il trimotore Caproni. Bonzi e Desio scaleranno oltre 20 vette iraniane della Catena dei Baktiari, tutte per la prima volta.
Nel 1934 scala le montagne dell'Atlante del Marocco e ne discende le vette innevate con gli sci. Sempre lo stesso anno guida una traversata della Groenlandia con cani e slitte; 
 

scalano alcune vette inesplorate ma rischiano di morire di stenti e freddo, venendo infine salvati da una nave. 



Tra il 1935 e il 1937 scalo' diverse vette dell'Himalaya, stabili' il record della prima traversata in aereo del deserto del Sahara e pubblico' il suo primo libro: "Deserti di ghiaccio, oceani di sabbia". Contemporaneamente pubblico' reportage dei suoi viaggi sul Corriere della Sera e Il Tempo ottenendo un enorme popolarita'.
Nel 1937 si sposò con Elisa Lentati e come viaggio di nozze la porto' in auto, una Lancia Aprilia, da Beirut sino a Bombay. Oltre 11.000 chilometri.
Nel 1938 viene celebrato come uno degli eroi del fascismo al Raduno del Littorio a Roma. L'anno successivo stabilisce il record del mondo del volo piu' lungo mai effettuato senza scali, da Roma ad Addis Abeba, in oltre 18 ore.


Nel 1940 viene arruolato come ufficiale nell'aeronautica e presto diventa un eroe dei cieli. Partecipa ad ogni azione aeronautica dal 1940 al 1943, celebre il suo intervento a Gimma, in Africa Orientale Italiana, dove con un’impresa rocambolesca riusci' a raggiungere le truppe italiane circondate dai nemici e a portare i rifornimenti di cibo ed armi. Sempre in quella zona mio zio Ettorino Morlacchi (fratello di mia madre)croce al merito di guerra, operava in qualita di servente della Regia Marina sul Cacciatorpediniere Fulmine e perse la vita mentre stava portando rifornimenti per l'offensiva Asse nel deserto diretta a Tobruk col convoglio Duisberg che fu affondato dal convoglio K inglese, il 9 novembre 1941 al nord del Golfo della Sirte.




Durante il ritorno verso l'Italia Leonardo venne catturato dagli Inglesi che lo rinchiusero in un campo di prigionia in Arabia. 
Egli riusci' a corrompere le guardie arabe, raggiungere l'aereo e scappare sotto il fuoco nemico sino a rientrare in Italia. 
Venne premiato personalmente da Benito Mussolini con la Medaglia d'Oro al valore militare e promosso Maggiore e pure i nazisti lo premiarono con una Croce di Ferro consegnatagli dal Generale Kesserling.
Dopo il settembre 1943 decise di partecipare alla guerra dalla parte degli Alleati, effettuando nuovamente decine di missioni di volo. Riceve altre medaglie e una promozione a Tenente Colonnello anche dai vertici militari USA.
Nel 1945 dopo il 25 aprile viene posto in congedo, con oltre 2000 ore di volo di guerra, decine e decine di missioni, 1 Medaglia d'Oro e 4 Medaglie d'Argento e 1 Croce di Ferro, i brevetti di Istruttore e Collaudatore di volo anche notturno.
Intanto, nel 1942 data importante non per la mia nascita agli idi di marzo ma per l'incontro che Leonardo ebbe a Roma con Clara Calamai.

La Clara era tra le piu' famose d'Europa e proprio in quell'anno star assoluta di Ossessione, il film capostipite del Neorealismo di Luchino Visconti ed e' stata la prima attrice famosa a seno nudo preceduta da Vittoria Carpi che e' passata in secondo piano in quanto quasi a livello comparsa.

Alla fine della guerra Leonardo ottiene l'annullamento delle sue prime nozze e sposa la celebre attrice.
In fatto di divorzio anche il nostro ramo ha dato la sua parte, ha iniziato il papa' della mamma di Fabio, e' seguito il mio divorzio (sono stato uno dei primi divorziandi dopo la vincita dei NO al referendum del 12 maggio 74)


(per non perdere la tradizione anche Fabio ha seguito questa strada).
Tornando a Leonardo, Tramite la Clara conosce il famoso produttore cinematografico Carlo Ponti e ne diventa socio nella ATA, iniziando la carriera di produttore di film e documentari.
Riprende anche a stabilire record aeronautici con un volo ininterrotto da Udine sino a Massaua nel 1948 e battendo il suo stesso record l'anno successivo con un volo da Milano a Buenos Aires a scopo benefico per raccogliere fondi per i bambini mutilati della fondazione di Don Gnocchi.
In seguito brevettera' l'aerauto, fusione tra automobile ed aereo, pilotandolo da Roma sino a Mosca.
Sempre nel 1948 diventa membro del CdA di SEA, la societa' aeroportuale di Milano.
Per oltre 10 anni si battera' per la chiusura di Linate e per l'espansione di Malpensa creando un grande aeroporto intercontinentale per tutto il nord Italia, una visione di quasi 50 anni troppo in anticipo.
Gli anni 50 si aprono con nuovi record e nuove avventure.
Stabilisce i record del mondo di velocità in volo sui 100 chilometri e sui 1000 metri. 



Viaggia in auto da Tripoli a Mogadiscio con una Alfa Romeo 1900 e inizia anche a girare i suoi primi, celebri, documentari: "Lettere dall'Africa" e nel 1952 "Magia Verde", girato nella foresta dell'Amazzonia nel Mato Grosso.
Quest'ultimo viene presentato al Festival di Cannes e contende sino all'ultimo la Palma d'Oro a Vite Vendute, capolavoro di Clouzot. Per non far torto a nessuno i francesi inventano ex-novo un premio al miglior documentario che viene assegnato all'unanimità a "Magia Verde".
Come mezzo di trasporto per le attrezzature Bonzi utilizzo' due Alfa Matta versione AR 51 abbinate ciascuna ad un rimorchio tipo biga da 6 quintali di portata complessiva, con le quali apri' una nuova via di comunicazione dall' Oceano Atlantico al Pacifico, compiendo una spedizione di oltre 7.000 km in quattro mesi.

giovedì 6 ottobre 2016

Reimage ripara pc dannoso e invasivo.



Allora.. come altri 400.000 siete capitati su una pagina che e' rappresentata con format stile Microsoft e siete stati attratti dalla voce di pseudo riparazione del vostro pc che sta girando lento con l'invito di scaricare il Reimage PC Repair Online.
Voi prima di scaricare questi programmi dovreste andare sul motore di ricerca e lumare le osservazioni di chi e' stato castigato e..fate attenzione che chi ha proposto il programma ha scritto in piccolo sul finale questa frase:
Copyright © 2016 Reimageplus.com – Riparazione di computer online. Tutti i diritti riservati.
Microsoft e Windows sono marchi registrati del gruppo Microsoft. Reimage.com è indipendente da Microsoft.
Tutti gli altri marchi appartengono rispettivi proprietari.
Ergo il castigatore e' in regola coi sindacati e ora tocca a voi togliere il programma e tutte le menate che vi ha fatto scaricare.
Il Reimage e' un fake tool d'ottimizzazione del PC, distribuito in streaming, manga scans o su siti di download. Una volta installato, Reimage PC Repair Online vi ha fatto vedere un falso errore e quindi il relativo invito per fare l'upgrade della versione completa. Questo software ha installato anche terzi software del menga tipo Browser toolbar, ed ha cambiato il vostro browser web, adware, visualizzando popup ads e banner.
Amunt .. forza e diamoci dentro ed ecco due sistemi efficaci per rimuovere questo software del put:

Il primo e attraverso il pannello di controllo

Aprite il pannello di controllo, entrate su Aggiungi/Rimuovi programmi e cercate Reimage PC Repair Online > Disinstallate.

Il secondo tramite Supporto di un software di pulizia

Adwcleaner e' una delle varie utility di pulizia sistema conosciuta per essere molto efficace e soprattutto a gratisse (mentre scrivo il post siamo alla var.6.020) non entra nel sistema quindi senza installazioni varie e anche molto semplice da usare... scaricate e lanciate una scannerizzazione completa, pulite.. via andare e fate attenzione a cosa scaricate senza conoscerne le conseguenze (compreso il post che avete letto).











mercoledì 28 settembre 2016

La corsa in corsia.



Ultima semaine di september semm all'autunno Borgarese.
Traffico intenso ma scorrevole. 
Scorrevole quanto basta per potersi piazzare comodamente in corsia di sorpasso e dedicarsi ai propri pensieri. Come sempre. Come al solito al limite consentito piu’ qualche km di gap.
Come al solito tutto quasi ok. Ok per la giornata passata, ok per l’oro che cresce di valore nonostante la deflazione causa Cinesini che comprano e Renzi che vorrebbe spendere in ponti con la trinaclia, ok per  i rapporti interpersonali, ok per la borsa e lo spread a in salita, ok per il governo Pidirenziano minato dal fivestars, ok per la macchina che ho sotto il culo con la batteria nuova, l’altra l’ho fusa grazie ai satellitari che fanno risparmiare l’assicurazione ma ti azzerano l’amperamento voltaggioso.
Quasi ok, il senso di completezza del godimento australe tipo l’Eau de Parfum della Maria Belen.
Urka..vengo distolto dai pensieri dallo zigzagare istericofrenetico di una Golf che vedo riflessa nello specchietto retrovisore. Spazza le tre corsie infilandosi impunemente tra le auto come fosse un videogioco. Abbaglianti allo xeno 3.000 lumen alla faccia dell’art.72 utilizzati come ad allertare i normali utenti del suo arrivo. “Pista!! Lasciate libera la strada!!! Arrivo io.. Io con la Golf made in Merkel.”
Inutile. Gli stupidi idioti esistono, ovunque. La Golf, ha il dono di amplificare il grado di stupidita’ ed idiozia di alcuni automobilari (chiamarli automobilisti sarebbe troppo, troppo…).

Pensare che ho una macchina che a tachimetro passa comodo il 220.
E il coglione non e’ neanche solo in macchina. Giustamente, i coglioni stanno bene insieme. Ridono sghignazzano, dietro ad occhiali a mascherina e sopracciglia perfettamente disegnate tipo barbiere di Borgaro dove va sciluicchio a farsi falciare il cranio.
-A bello… bello mio non passi qui.- (penso tra me e me mentre mi trasformo in ezechiele…) -Hai trovato la persona sbagliata oggi-e mo’ so’ membri acidosi.
Mi si piazza dietro a due metri dal mio amato posteriore, chiedendomi strada con sti 3.000 + 3.000 lumen. Ma che cazzo di strada posso darti, se davanti ho altre macchine pure io??? Siamo a 130 km/h, tutti bravi incolonnati ed ordinati. Ma chi cazzo sei che devi passare??? Chi cazzo siete?? Pseudo Tronisti terre da pipa di minchia.-
Prova, in un attimo, a passare sulla corsia alla mia destra, cercando di superarmi scorrettamente per poi richiudermi, ma la manovra non riesce, perche’ ovviamente accelero incollandomi a quello che sta’ davanti, faccio trenino e non lo faccio rientrare. Coglione, hai capito ora che nascosto nello splendore di una macchina serena, ci sono 250 cavalli che ti umiliano?? L’hai capito???Merdaccia teutonica d'importazione..hai trovato il tuo fast e incazzus alla Vin Diesel..
Si lo ha capito. Mi si ripiazza dietro. Incollato alla mia macchina.
Ed ha smesso di ridere. Hanno smesso di ridere.
Ho smesso di essere sereno. E’ cominciata la rabbia. La MIA rabbia.
Controllo la situazione in un istante. Guardo avanti, di lato, dietro, sopra, sotto, tra le palle..non sento odore di polizia nei dintorni. Preparati.
130 km/h, tiro con forza il freno a mano. Tutto calcolato. So’ cosa avverra’ ora.



Sono presi alla sprovvista, come immaginavo. Grande inchiodata improvvisa sull’asfalto, io rido’ immediatamente il gas e schizzo in avanti. Li vedo sbandare sulla sinistra verso la protezione ed essere immediatamente rimbalzati sulla destra, attraversando le tre corsie senza fortunatamente cambiare i destini di nessun altro conducente. Non hanno piu’ sorrisi di scherno sul volto. Specialmente il passeggero, che vedo volare fuori dal finestrino esploso, nel momento in cui l’immacolata Golf si schianta conto il muro in cemento armato, adeguandosi magicamente alle sue semplici forme geometriche. Il passeggero senza piu’ occhiali a mascherina, lo vedo atterrare su dei pannelli fonoassorbenti a margine della strada (simpaticamente penso che nessuno lo sentira’ gridare pertanto… visto che sono fonoassorbenti..).
Il conducente pilota “fatemi passare che ho la Golf”, era ovviamente, anche lui, senza cintura. Me ne sono reso conto proprio poco prima di perderli dalla visuale dello specchietto retrovisore. Anche lui, ha preso il volo uscendo direttamente dal parabrezza. Ehm.. dall’ex parabrezza. Si muovono entrambi. Non sono morti. In ultima analisi, ho fatto poco danno, se considero che la mia macchina, in tutta questa giostra, non ha subito alcun danno e col fuorigiri ho ricaricato la batteria nuova.
Ed io ne sono uscito immacolato fuori ma con un peccato in piu’ sulla coscienza. Io, in effetti, non ho fatto nulla. Ho solo frenato all’improvviso, per evitare un ostacolo sull’asfalto e se il cazzone dietro non era pronto, doveva sol mantenere le distanze ed adeguare la velocita’ secondo la visuale (cosi’ dice il codice no?).
Venti minuti di macchina ancora, mi rilasso e musica alta. Pulizia mentale, come tergicristallo su parabrezza. Due spazzolate e via. Dovreste ringraziarmi, popolo di transumanti inscatolati.
Eccomi a casa..dolce casa..
Mi spoglio e respiro a pieni polmoni il profumo del risotto coi funghi e dei voulevant con fonduta.



 
-Carlo’?? Hai un’espressione strana stasera. Tutto bene?? - Va tutto bene????-
Mi accomodo sulla sedia, mi stiro e incrocio le mani dietro la testa. So’ di avere espressione beata, tronfia e soddisfatta tipica degli ezechieli scassacazzi.
-Si.. si ... Tutto bene.. vai col risotto…



Ehm damm a traa
.. te voeri mett, el gust d’on risottin,
quell saorin che al palaa el te s’incolla,

menter l’e’ proppi triste el destin,
de quei che mangien, spaghett e pommarola..

sti sghingaroli che viaggiavan in cursia mal
adess viaggen in della cursia dell'uspedal.

lunedì 26 settembre 2016

domenica 25 settembre 2016