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mercoledì 20 novembre 2024

Rosalie

 

Oggi il post ha per me sapore di nostalgia ed è riferito al blog che recentemente mi hanno chiuso e stavolta non era per pirateria come nel caso del mio precedente togo29


del resto l'avevo rimesso in piedi come togo290 e alla chiusura di questo li ho riattivati come togotuentinain..(voi li chiudete e io li riapro..per la serie chi ce l'ha molle la vince) mi ci diverto e considerato che non frequento sale biliardo, postriboli, bingo, ostelli.. qualcosa dovrò pur fare no?

Stavolta invece mi hanno zittito senza mettere le classiche frasi e la mia colpa è stata quella di mettere in linea il film (X) Storia della donna barbuta francese che uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo anno..

 




quindi oggi il post sarà lungo e in due parti..

la prima come fatto di cronaca di questa donna (Rosalie) e la seconda invece.. come fare per avere in anteprima il film (lo hanno fatto in tanti a fine lucrativo e non è il mio caso).


Parte prima “la storia di Rosalie”.

 


A Thaon.les-Vosge nella Lorena francese il 5 marzo 1865 nasce Clémentine Delait e sin da piccola era robusta e irsuta e quindi cominciò a radersi per evitare di essere bullizzata dagli agricoltori del posto in cui viveva. 

 



A 20nni sposo’ Paul Delai che era il fornaio del paese e non aveva problemi per i peli della moglie, anzi per incrementare i guadagni disse alla Clementine di farsi crescere i baffi dimodochè la curiosità fece incrementare le vendite di pane.

Un bel giorno e siamo nel 1901 quindi era trentaseienne, durante una fiera a Nancy la Clementine vide una donna non irsuta come lei ma che si faceva pagare 15 centesimi per mostrare una barba insignificante.

Tale visione fece scattare una scintilla che era quella di voler dimostrare che lei era molto meglio e quindi fece la scommessa coi clienti della panetteria (nel frattempo diventata anche bar) di non radersi per due settimane a fronte di 500 franchi e dimostrare che la sua barba era molto più bella folta.

Il marito nel contempo allargo’ il bar causa gente nuova curiosa che veniva a vedere sta barba e lo chiamo’ “Le Cafe de femme a’ Barbe”.

Considerato lo scalpore e l’incremento di gente che veniva al paese, il sindaco rilasciò un permesso speciale che era quello che Clementine potesse vestire abiti maschili.. 

 

lei accettò, ma non voleva essere considerata un “mostro” (nel senso di mostrare) e cerco’ sempre di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di accettare la diversità e di superare gli stereotipi di genere e rifiutò persino un’offerta da parte del circo Barnum.. di 3 milioni di franchi e preferi’ fare la volontaria per la Croce Rossa durante la Prima Guerra Mondiale.

Nel 1919 adotto’ Fernande una bimba di 5 anni e si trasferì a Plombieres dove il marito Paul ormai ammalato potè curarsi e lei per vivere apri’ un negozio di intimo.

Nel 1928 Paul morì e lei allora tornò a Thaon dove decise riaprire un caffe’.

Nle 1930 accettò le proposte di esibirsi a Londra poi Parigi Vichy e Belfast sempre accompagnata dalla figlia da cui prese lezioni di violino.

 

Nel 1934 inizio’ a soffrire di dolori reumatici e smise di viaggiare e al 5 aprile 1939 morì d’infarto.

Leggendo le sue memorie, salta all'occhio il passaggio in cui scrisse: «Quando morirò e mi troverò sulla porta del Paradiso, a San Pietro dirò: “Mio caro San Pietro, scommetto cinquecento franchi che non c’è una barba bella come la mia nel tuo paradiso”».

Per ricordarla, negli anni 70 il suo paese nativo di Thaon-les-Vosges le ha dedicato un museo.

Il suo messaggio è sempre vivo: “abbracciate la vostra diversità”

Ricordare Clémentine, anche attraverso il film Rosalie, significa ricordare lo spirito allegro e coraggioso di una donna che anziché soffrire per la sua “diversità”, ne ha tratto orgogliosamente vantaggio, diventando il simbolo di una storia di autoaccettazione e autodeterminazione.

Una vera e propria dichiarazione di emancipazione che continua a ispirare tutte le persone che ancora oggi lottano contro i pregiudizi di genere in un mondo ancora (sempre) disumano.

Il suo barbuto volto, sorridente, sono un invito: “abbracciate la propria diversità: siete unici”.

Questo che ho scritto è tratto dal film “Rosalie” interpretato da Nadia Tereszkiewicz e che potrete vedere nelle sale cinematografiche il 30 maggio 2025 a meno che…

qui arriva la seconda parte dedicata agli smanettoni e occhio che se mettete in rete sto film farete la mia stessa fine..

Entrate nel DarkWeb utilizzando il classico Browser che conoscete

 

Ovviamente vi chiederà di lasciare l’obolo

 

cercate il Film



eccovi quanti ce l’hanno e scegliete il migliore


cliccate sul passaggio


 




aspettate lo scarico (dipende dalla vostra macchina/linea nel mio caso quattro minuti e qualcosa

 

ora date uno sguardo nei vari punti del film per sentire sonoro e vedere le impostazione dell'immagine..

 







Ora prima di scaricarlo sul vostro pc passatelo su una chiavetta e controllate che non vi siano impedimenti, malware, phishing, ransomware.

Buona visione.

IL LECCACULO canzone inedita - Canta Michele D'Auria - testo e musica di...

lunedì 18 novembre 2024

Rispostaaa del carrello..

Ehi giovani.. ho capito che mi devo dare una calmata e prometto di evitare blasfemità ed usare un linguaggio consono a chi mi legge e qui questo mese il contatore ne ha contati 156.630 e chiedo umilmente scusa ai vari Antonio, Lella, Amici del mare e mi autopunisco camminando sulle ginocchia sopra noccioline e palline di vetro dell'albero di Natale..questo mese ho avuto un altra chiusura definitiva di uno dei blog.. questo.. e cmq ne rimangono 7 e quello tecnico su Linkedin mi ha rilasciato un nuovo attestato..


ma ora sentiamo il Carrello dai..


WOW.. Il Carrello, ha letto il post di ieri e MI HA RISPOSTO...


Sono un carrello dell'Aldi quello piu’ vicino a casa tua e premetto che sei stato fortunato a non scrivere nei paesi Islamici altrimenti saresti in coda dalle sette vergini... ad ogni modo.. Tu mi prendesti per caricare la grappa senza contare che la Lella ti fece il biglietto per prendere  alcune cose.

 

Che bastardo sei.. I normali clienti, quelli che hanno letto del risparmio utilizzando il carrello tricolore, mi hanno caricato pasta, carne, scatole pesanti, acqua, bottiglie e buste di frutta (per te non vale perchè vai solo a grappa e questa è esclusa dagli sconti)..

Spingevano a fatica, ma il peso, belandi.. lo portavo io.

Lui l’uomo dalla faccia di biippss, sempre camicia e cravatta, quello che lavorava in ferrovia ed era amico dei tuoi cognati, zoppicava e tirava moccoli in barese per via delle ruote non funzionanti.

Lei quella del quinto piano, gridava con voce da far bloccare le ruote anteriori.
Sembravano gente per bene con abiti eleganti presi all' EuroSpin, macchina grossa, sai quei Suv fatti apposta per rovinare le altre macchine tipo la Tua nei posteggi, specialmente quando aprono le portiere e piantano la legnata alla macchina vicina.

Perche’ mi hanno lasciato da solo, abbandonato con la mia monetina dentro? 

 E non tutti mettono la moneta, ci sono i furbi con la rondella di plastica che corrono grandi rischi col marocchino di turno arrivato fresco da Lampedusa..

 Ogni mattina mi sganciavano per primo ed ero contento di fare il giro all’ipermercato.

Le mie ruote slittavano bene, le monete entravano giuste.

Portavo i bambini sul mio seggiolino.

Sterzavo perfettamente e non tiravo verso destra come il tuo pseudo attrezzo.

Senza contare le corse fatte con l'apertura di nuove casse e tu ne sai qualcosa...


La campana per la raccolta del vetro, qui a due passi, vengono a svuotarla sempre ma di me nessuno mi caga.

I cani mi annusano e poi mi pisciano addosso.

Dov’e’ finita la mia dignita’?

Non posso andare avanti cosi’.

Ma il peggio e’ che non posso nemmeno tornare indietro.. dai prendimi e saro’ tuo, saro’ il carrello della tua vita, non lasciarmi qui e riportami in fila a tamponare il mio fratello e prenditi la moneta.. te la sei meritata caro Carlo e soprattutto continua ad acquistare grappa e a scrivere belinate senza blasfemare..



lunedì 21 ottobre 2024

Professione Umarell.



Ebbene si buttiamo lo sguardo sui BabyBoomer ovvero i pensionati 3.0 che sono Umarells tecnologici (volgarmente chiamati Omarini) e c'e' chi da una mano per consentir loro al ritrovo di cantieri e conoscere l'ubicazione esatta dei lavori in corso per poterli visitare e predispone l'habitat ideale.


A suo tempo c'era un app da scaricare sullo smartphone dal nome accattivante di Umarell (in emiliano significa appunto ometto o pensionato) e pure su facebook si trova un sito dedicato agli Umarell ed anche aziende di design che si sono interessate creando “anziani digitali” ovvero statuette di plastica in 3D alte 14 cm con le mani rigorosamente dietro la schiena da piazzare davanti allo schermo del computer.


 

Anche gli addetti alla sicurezza hanno il loro umarell sul ripiano della scrivania


Pure aziende tessili stanno tuttora vendendo magliette reclamizzanti gli Umarell e sono pure di ottima fattura nel senso che il costo medio viaggia sui 20 eurini..

Wikipedia ha dedicato una pagina all'Umarell.


 

L'Umarell ama seguire l'evolversi dei lavori nei cantieri e ne segue le fasi al parlamento


inoltre passa ore ad osservare gli operai al lavoro dispensando consiglia destra e a manca a costo zero.

Cosa spinge un signore senza piu' obblighi di timbratura del cartellino a guardare per ore un cantiere? Anche in assenza di operai lui non molla la posizione


 

L’effetto e' simile a quello che la luce ha per le falene, queste quando la luce arriva da una lampadina, continuano a volare in tondo e, a volte si bruciano facendo il tipico rumore.. crushhh.

Un po' la metafora della vita di chi e' attratto da un cantiere, attrazione occupazionale di un tempo che non si saprebbe altrimenti come spendere finisce per “bruciare” il tempo di un non diversamente vissuto.

Sono tanti i pensionati che scelgono di praticare con sorprendente assiduita' a questo passatempo quotidiano e persino al mare non perdono l'occasione di osservazione a qualsiasi livello.

Ed è orgoglioso del nipotino che ogni tanto gli affidano


anche se a volte l'assenza del nonno fa preoccupare i parenti

i nipoti crescono ma hanno cura del nonno Boomer ammalato



La pratica non ha costi, serve imparare ad assumere una adeguata postura, mani dietro la schiena e uno sguardo fermo e attento.


 

Capace di vedere ogni minimo dettaglio per valutare come procedono i lavori, anche se magari per tutta la vita s’e' fatto d'altro e non vedeva l'ora di continuare ad alzarsi alle 6 per mettere in mostra di essere un sapone (uno che sa molto). 

E per i più aggiornati tecnologici si può lavorare anche da remoto in smartworking ed è adatto a chi momentaneamente ha qualche patologia
E ci va che ogni tanto qualcuno ci lascia le penne ma è subito sostituito da altri (vedi il caso del Giovanni)



 

Per chi sa andare oltre un superficiale e sprezzante giudizio e si ferma ad osservarli finisce per assistere a uno spettacolo straordinario.

Ci si puo' trovare di fronte a grandi lezioni di ingegneria o architettura.

I docenti sono loro, anziani signori che preferiscono spegnere la tv e stare all’aria aperta a vedere come si trasforma la citta' e a illudersi che la loro presenza da vigili sentinelle sia una garanzia di buona realizzazione.

Per loro non e' una perdita di tempo, anche l’uso eccessivo dei telefonini che portano a vivere una vita virtuale non li convince e difatti l'app di Umarell non sembra aver avuto lunga vita mentre ne e' rimasta la traccia su Facebook con 20.000 iscritti.

Per gli Umarells, seguire l’avanzamento dei lavori e' essere parte attiva di un cambiamento e come stare in una sala parto e seguire piano piano il venire alla luce di una creatura.

Persino in sala operatoria trova da dire..

Anche se non tutti se la sentono di diventare Umarell e hanno ancora qualche stimolo nonostante la prostata ingrossata..


 

A fronte di quanto detto, sara' dovuto all'avanzare dell'eta' o al desiderio di fuggire dalla programmazione come Insider Microsoft lockdown, devo ammettere che quel cantiere di Porcaro aperto in via Italia davanti al Municipio comincia ad essere interessante veh.




Alcuni fatti REALI relativi all'Umarell...



Nel 2015, la citta' di Riccione ha stanziato un budget di € 11.000 per pagare uno stipendio a umarells per la supervisione dei cantieri in citta', contando il numero di camion in entrata e in uscita per garantire la consegna dei materiali / rimosso in base alle ricevute e guardia contro il furto quando il sito era altrimenti incustodito.

La città di San Lazzaro di Savena (BO), ha assegnato il premio "Umarell dell'anno" a un residente locale, Franco Bonini.

Nel 2016, l'associazione culturale locale “Succede solo a Bologna” ha rilasciato la "Carta Umarèl" come raccolta fondi per il restauro continuo della chiesa di San Petronio.

Separatamente, e' stata rilasciata un'app per smartphone chiamata Umarells che ha tracciato la posizione dei lavori stradali e dei cantieri in corso.

La catena di fast food Burger King ha anche "assunto" diversi umarell come parte di una campagna di social media marketing per promuovere la sua maggiore presenza nel paese.

Nel luglio 2017 la "Commissione consultiva per la denominazione della strada" del Comune di Bologna ha approvato la denominazione di una piazza pubblica ad Est del centro cittadino nel quartiere Cirenaica Piazzetta degli Umarells in riconoscimento della fama locale del concetto e del nome - notando con consapevole ironia che la piazza era in costruzione all'epoca. 


 

Nell'aprile 2018 la piazza e' stata inaugurata dal consigliere comunale Matteo Lepore, dal presidente del distretto Simone Borsari, dal "signore degli umarell" Franco Bonini, dal cabarettista Maurizio Pagliari aka Duilio Pizzocchi e dallo scrittore Danilo Masotti. Nell'ottobre 2019 e' stato rubato il cartello stradale per la piazza.

Nell'aprile 2020 la rivista di fumetti Topolino ha dedicato una puntata all'umarell Gerindo Persichetti.


 A Milano
(noi siamo avanguardisti) hanno messo il trenino che porta gli umarellini in giro per i nuovi cantieri..

I bastardi rubasoldi hanno trovato il sistema di alleggerirti la pensione applicando tariffe regionali


L'Omarino ad ogni modo, non si ferma davanti ad ostacoli ed e' attrezzato per superarli.

Se apre un nuovo cantier un Umarell perbene si precipita per avere un posto in panchina..

 e se non trova posto in panchina, l'Umarell con le palle che fa?

 peccato che:

A questo punto il cantiere l'ha stufato ma l'Umarell non demorde e si posiziona dietro la Benemerita

 

In conclusione caro Umarell lasciatelo dire



venerdì 27 settembre 2024

La fine di Michele...

 

Ehi.. sono Michele il polipo di Casalcoso, puoi vedermi in quella vasca davanti ai tuoi occhi al supermercato, sono stanco, sono depresso e non ho voglia di vivere …
passo la mia giornata cercando una grotta dove rifugiarmi,  i miei tre cuori (lo sai che ne ho tre vero?) sono infranti..
vorrei piangere ma le mie lacrime non si noterebbero, l'acqua le farebbe sparire, vorrei gridare, ma sempre l'acqua non farebbe apprezzare il mio dolore, vorrei morire ora, ma Dio non permette che io lo faccia, vorrei chiedere a Dio perche' io debba stare qui, ma potrebbe non rispondere.
Soffro, soffro come una bestia e sono pieno pure di spermatofore.. ehmm.. lo so che sono una bestia e l’ho detto come rafforzativo ma mi domando perche' il grave destino mi ha portato qui?

Stavo bene quando a Casalcoso mi portavi le cozze da mangiare..bah.
Oggi sono fermo nella mia posizione, mi sveglio, ho passato una notte a sognare di cambiare acqua.. quell'acqua che bollendo mi portera' alla morte, il dolore sara' tanto ma mai paragonabile a quello che soffro ora, lo so e come dicono a Bolzano ..O purpo se coce int’acqua soja.. ma tu sai che ho otto tentacoli da sgranchire e non per nulla mi chiamano octopus e anche vulgaris, ma tu chiamami pure polipo o magari piovra altrimenti mi confondi col Moscardino che ha una sola fila di ventose e non due come le mie, parlavo della mia morte, spero avvenga presto, non ce la faccio piu', io so che in altri paesi europei esistono dei kit per una morte dolce, vorrei uccidermi, ma non posso, ti prego comprami fammi finire questo dolore, fai che la mia anima sia di nuovo mia e non di questa vasca che puzza di pesce marcio del Bennet.

E col mio inchiostro scrivo nero su bianco dicendoti che anche i polipi hanno un’anima.

L’anima de li polipacci tua (sempre come dicono a Moncalieri) e la prossima volta lasciami a Casalcoso nel tuo tubo castigatore e se quest’anno studierai un metodo per estrarmi senza farti male io ne studiero’ uno per non uscire ficcandoti nella mano un riccio che ti fara’ godere selvaggiamente e le spine te le conficchero’ sotto le unghie cosi’ soffriremo in due... e mo’ t’ho detto.

Il mio amico ...Michele

 


Non sono vegano, ne manco vegetariano, ma ora cercherò di spiegarvi perchè ho difficolta' nel mangiare carne ovvero parte di chi ha camminato respirato.

Sin dalla prima infanzia, mia madre vedeva in me questa difficoltà.. mangiavo solo carboidrati, pasta e allora mise nella pastina in brodo.. piccoli pezzettini minuti di carne.. e da allora smisi di mangiare anche la pastina..

Crescendo ho continuato ad avere questa difficoltà e la parola stessa, fegato, cervello mi bloccava lo stomaco e non parliamo degli animali tipo..coniglio e apro una parentesi.. pure voi che mangiate il coniglio se vi dicono che è gatto ..vi bloccate e non parliamo dell'agnello.. vedi sti poveri esserini che accarezzi perchè son tanto carini e poi te li gusti in un piatto con le patate..bah e oggi vi racconto cosa penso dei polipi.

Anche un polpo caccia.

Mangia molluschi, mangia esseri viventi.

Non siamo vegani, né noi, né loro.

Sicuramente però sono forme di vita intelligenti, piu di noi ?

Probabile. Fanno parte di un cerchio chiamato madre natura, che invece noi dementi esseri umani stiamo distruggendo.

Si! Sono esseri superiori.

Ero a Casalcoso e stavo facendo pesca subacquea alla ricerca di vongole e cozze.

Ho individuato un polpo che, vedendomi, si è ritratto nella sua tana facendosi scudo con dei ciottoli trattenuti con le ventose.

Mi fece tenerezza e notai che con gli occhi mi scrutava .

Allora mi nascosi dietro uno scoglio e lui, curioso, venne fuori per cercarmi.

Appena mi vide di nuovo tornò a nascondersi e allora gli diedi delle cozze.

La cosa andò avanti per diverso tempo, ad un certo punto aveva preso confidenza e si faceva anche toccare.

Lo battezzai Michele e puntualmente gli portavo da mangiare..era bello da vedere i suoi cambiamenti di colore, i suoi atteggiamenti, la sua curiosità e ricordo il nostro primo incontro quando ancora non era Michele...

Quando l'ho visto ho cercato di prenderlo e lui era giustamente terrorizzato, lottava offrendomi uno o due tentacoli, sperando fossi una murena ...caro futuro Michele, io e i miei consimili siamo assai peggio di qualsiasi murena.

Col pensiero gli dicevo "tranquillo, non voglio farti male ma solo spostarti da qui, ci passa troppa gente", che pensiero coglionesco..

Si è calmato, allora ho mollato la presa.

Si è spostato dietro il mio braccio e mi guardava.

Istintivamente sapeva che il pericolo viene dai miei occhi, e se ne teneva distante, ma non riusciva a non guardare.

Poi ha aderito totalmente alla mia pelle, leggerissimo, senza presa, ma ben ancorato con le ventose centrali.

I tentacoli mi toccavano appena ed ho capito che mi stava studiando, cercava di capire.

La sua colorazione, inizialmente bianca di terrore, poi rossa di lotta adesso era moderatamente mimetica, tranquilla.

Solo i due tentacoli frontali, più scuri, fiammeggiavano di coraggio e di curiosità.

La sua pelle tra i tentacoli si era allargata ad avvolgermi.

Cosa voleva prendere da me?

Un pensiero mi ha attraversato la mente, come se non fosse mio, come se venisse da fuori..

Il calore!

Gli piaceva?

Gli interessava?

Lo voleva "capire"?

Senza mai smetterla di guardarmi negli occhi, mi percepiva con tutto il suo corpo.

Sentivo che comunicavamo ma senza parole, senza mente.

Una sensazione opprimente, per me, letteralmente insopportabile.

Una forma di vita, di intelligenza, sicuramente non inferiore alla mia, anzi sicuramente superiore alla mia e a quella di moltissimi dei miei conspecifici, mi voleva conoscere.

Non per mangiarmi, non per cacciarmi dal suo territorio.. o qualcun'altra umana stronzata, ma per conoscermi, per sapere di me.

Un essere affamato di sensazioni che gli lampeggiano sulla cute, pure, mai filtrate, un esploratore.

L'ho indotto ad andare via, chi si avvicina agli umani muore e muore male.

E' diventato rosso cupo, il colore della fuga, e si è diretto verso uno spacco invincibile tra le rocce.

Dove volevo io.

Un attimo prima di tuffarsi nel buio si è fermato, è diventato di mille colori, poi è sparito.

Cosa mi hai detto, cosa hai provato??

Sono tornato a terra diverso, per sempre e nella mia mente lo battezzai.. Michele.

Queste parole che avete letto gliele devevo.

Magari qualcuno, leggendo questo post, inizia a voler capire il perchè rifiuto ad assaggiare questa pietanza come se fosse un insalata...