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domenica 14 aprile 2024

La vera storia della FIAT. (Welleyes=bene-si)





Provate ad andare nei motori di ricerca e' cercate di risalire alla nascita della Fiat, troverete storie e dipinti tipo questo di Lorenzo Delleani (ho un suo dipinto in quel di Casalbordino).


in cui sono raffigurati i soci fondatori della FIAT

1. Damevino, 2. Goria Gatti, 3. Biscaretti di Ruffia, 4. Racca, 5. Cacherano di Bricherasio, 6. Ceriana Mayneri, 7. Agnelli, 8. Scarfiotti, 9. Ferrero


Qui manca una persona importante che è Monsu' (Signore per gli Juventini) Ceirano

 


che ai piu' non dice nada (chi vuol saperne di più clicchi sul link) ma e' lui il progenitore della Casa Automobilistica piu' famosa d'Italia e vi posto anche il perche'.

Il buon Giovambattista Ceirano era nato nella provincia granda, alias Cuneo (per i non nati ai pie' del monte).. il babbo di mestiere era orologiaio come l'Adriano nazionale ma siccome la famiglia era grande, con quattro figli era abbastanza problematico sbarcare il solario (alla notte Lunario), decise di cercar fortuna in quel di Torino ( si parla degli anni a cavallo tra 1890 e 1900).

All'epoca il Giovanni Battista aveva una ventina di anni e una volonta' ferrea di far qualcosa per poter provvedere alle necessita' mangifere ed apri' un negozietto di biciclette in C.so Vittorio Emanuele N.9.


All'inizio rivendeva e riparava bici e poi con un certo savoirfaire comincio' a costruirne e come marchio scelse un nome d'oltralpe che facesse piu' figo datosi che noi Italici eravamo e siamo abbastanza esterofili e lo chiamo' Welleyes (in italico = bene/si).

Il Ceirano quindi incomincio' ad ingrandirsi con la vendita delle sue bici marca Welleyes e considerato che i tempi erano maturi e le prime automobili cominciavano ad apparire sulla scena dei trasporti, si compro' una quattroruote e ne era molto fiero.

Il brutto di questa auto era il dover smontare le ruote per le riparazioni, quindi studio' e brevetto' un sistema chiamato Rapid che colmo' questa lacuna abbreviando di molto le tempistiche di riparazione.

Il Ceirano con quattro soldi in saccoccia si iscrisse in vari club frequentati da nobili e commercianti facoltosi e qui a Torino nella zona di Porta Nuova conobbe l'Ing. Faccioli (padre di quello che mi ha fatto la vetrata a Borgaro e da lui che venni a sapere tutta la storia della FIAT). 

Assieme misero in piedi una piccola produzione familiare di auto che non era male ma la pecca maggiore era quella di recuperare la grana ed eravamo nel 1898 dove i tempi erano duri e la gente non metteva assieme pasto e cena. 
In contrapposizione esistevano tanti nobili danarosi che avevano puntato le evoluzioni del Ceirano e qui nacque la prima societa' in Accomandita della Ceirano con alcuni componenti abbastanza noti tipo il corridore pilota Felice Navarro e soprattutto un certo Vincenzo Lancia e tutti assieme costruirono le prime auto marchio Welleyes.



Purtroppo questi soci non riuscirono a far fronte alle spese di produzione dell'enorme richiesta e quindi nel luglio 1989 si realizzo' l'ingresso di altri facoltosi nobili sfruttatori di idee altrui ed ecco costituita quella che noi conosciamo come FIAT la Fabbrica Italiana Automobili Torino con le persone illustrate all'inizio post dal Delleani.. dico purtroppo per il Ceirano fu liquidato con 30.000 lire a saldo della cessione ditta e relativi brevetti.. ma i nuovi proprietari (animi nobili) non lo lasciarono in mezzo alla strada e gli diedero l'incarico di agente addetto alle vendite, ma solo per l'Italia..

Giovanbattista accetto' ma si vide tagliato fuori sia come industriale sia come frequentatore di Club destinati ai grossi finanziatori ed a gente con sangue blu e puzza sotto il naso legati al Reame dell'epoca e si tolse di mezzo ricostituendo un gruppo assieme ai suoi fratelli chiamato F.lli Ceirano-Torino e fece la sua strada e non poca.

 

da qui nacquero delle belle macchine.



Questa e' la vera storia di nascita della Fiat ed il resto e' noto a tutti e questo marchio dall'ottobre 2014 e' diventato FCA ovvero Fiat Chrysler Automobiles azienda italo-statunitense di diritto Olandese poi nel luglio 2020 assieme a PSA eccoti la STELLANTIS...

L'ultima nota e' sul marchio Lancia che aveva percorso la sua strada per poi finire assorbito dalla Fiat, su cui e' meglio stendere un velo pietoso in quanto ad oggi e' destinato a ruolo sussidiario e le ossa del Vincenzo son li che vibrano nella fossa e li ci lascio pure i miei ricordi di Rally'70 col Jolly Club e la mitica HF.


Ringrazio il Club R.A.C.I che nel Cimitero Monumentale di TO ha posto una lapide a ricordo dei Ceirano. R.I.P.

A titolo di cronaca in quel di Torino altri riparatori/costruttori di biciclette e motociclette intrapresero l'attività di costruttori d'auto e nel 1907 i fratelli Maurizio, Secondo, Giacomo e Mary Temperino figli di immigrati italiani di ritorno dall'America in seguito alla morte del padre minatore fondarono un'azienda automobilistica.

Acquistata la sede in uno spazio commerciale sito in corso Principe Oddone 44, i ragazzi iniziarono la loro attività riparando biciclette e mettendo a punto motociclette.

Tra il 1908 ed il 1909 realizzarono il primo prototipo di automobile ma la sperimentazione fu più volte rallentata dallo scoppio della guerra italo-turca prima e dalla grande guerra dopo.

Nel 1918, fu avviata la produzione del primo modello "di serie" grazie al supporto di analoghe officine meccaniche locali. 


Nell'ottobre del 1919 fu ufficialmente costituita la SAVT (Società Anonima Vetturette Temperino), i cui modelli ottennero un immediato successo, per l'economia di acquisto e d'esercizio, oltre alla robustezza dimostrata nelle prime corse in salita.


Le piccole automobili di questo marchio italiano furono apprezzate anche fuori dai confini nazionali, in particolare oltremanica dove fu istituita una seconda sede.

Purtroppo la storia della Temperino fu interrotta antetempo a causa del fallimento della Banca di Sconto nel 1921, principale finanziatrice dell'azienda, e la crisi economica del 1924 portò alla chiusura dello stabilimento torinese.

Tuttavia, la Temperino motors Ltd. di Londra rimase attiva fino al 1940.


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