Sono
nato predisposto al NO.. un poco come la canzone di Shakira.
No
se puede vivir con tanto veneno,
La esperanza che me dio tu
amor
No me la dio mas nadie,
Te lo juro, no miento,
No se
puede dedicar el alma
a acumular intentos
pesa mas la rabia que
el cemento.
Io sono nato cosi’ di otto mesi e con questa
genetica predisposizione al NO.
Non so’ perche’ ma al consenso
preferisco il dissenso.
Il NO mi piace. anche il gesto che lo
accompagna.
Scuotere la testa di qua e di la’, soprattutto
quando esco dall’acqua di Casalcoso col polipo attaccato al
braccio, mi da’ tanta soddisfazione e mi fa’ godere australmente
come un selvaggio.
E poi mi piace pronunciarlo, il NO.
Perche’
li’ in mezzo, tra le pieghe di quella sillaba nasale, ci sta’
dentro un sacco di roba e ti riempie la bocca.
Il rifiuto per
esempio.
Il NOssignore.
Il levatelo dalla testa.
Che non e’ mica roba da buttare via.
Perche’
il rifiuto e’ sempre differenziato.
C’e’ NO e NO, insomma.
E la maggior parte del NO e’ riciclabile.
Da una raccolta paziente di rifiuti possono nascere nuove cose. Insoliti modi di pensare, per esempio.
Strade diverse da percorrere.
Persone
nuove da conoscere, capire, amare o schifare.
Il NO e’ anche
dissenso.
Pensiero difforme.
Che spesso si fa’ conflitto.
Ma
anche dibattito costruttivo, almeno cosi’ la penso io e mi basta
poi voi pensatela come volete.. chissenefutte, non mi scalfirete piu’
di tanto.
Mi fanno paura le coppie che non litigano mai.
Bisticciare, credetemi, e’ sano senza venire alle mani naturalmente, usando forse il coltello, ma no..
Sono convinto che alzando la voce e caricando i toni si crei dell’energia propulsiva che fa’ andare avanti la coppia. e poi vuoi mettere il piacere di fare la pace?
Chi non litiga non sa’ cosa si perde.
C’e’ anche il NO purissimo della disobbedienza.
Quello bello dei bambini che dicono NO per puro spirito di contraddizione.
E
magari ci aggiungono pure un ..merda.. proprio quando i genitori
vogliono far bella figura con gli amici.
Poi ci sono i NO che ti
vengono fuori perche’ sei incazzato…
Guarda,
oggi ti dico di NO perche’ c’e’ vento e sono con le palle in
giostra, ma se me lo chiedi domani puo’ essere che ti dica di si’.
Soprattutto se c’e’ il sole….
E anche i NO della sincerita’.
Quelli che si usano per dire le cose come stanno…Vengo anch’io?… NO tu NO. ..Vengo anch’io?.. NO tu NO… E perche’?.. Perche’ NO. Perche’ mi stai sul culo, guarda.
Non ti reggo.
Preferisco dirti le cose come stanno invece di fingere benevolenza. Vacci con chi cazzo vuoi a vedere le bestie feroci.
Non
con me, io mi basto.
E’ che il NO da’ liberta’.
Non
si puo’ morire dentro, aspettare di diventare tutti verdi come Hulk
fino a farsi scoppiare i bottoni della camicia.
Con il NO, poi,
iniziano tante parole importanti.
Il NOnostante, per esempio.
Che ti fa tirare avanti e chiudere un occhio.
Il NOumeno, che e’ l’essenza delle cose.
Il NOcciolato che leva le malinconie e fa crescere i brufoli e la pancia.
La NOvita’ che da’ gusto alla vita.
Il NO profit che da’ senza pretendere.
Il NOn ti scordar di me della nostalgia.
Il NOn essere dell’essere.
Finita cosi’ con un bel NO.
Punto.
Stop.
Anzi sapete che faccio? Do’ retta alla stirpe del mio cognome e mi autocombustioNO.
Nessun commento:
Posta un commento