domenica 16 settembre 2012
Telefonini
La
Michela da quando ha viste le cicche buttate dalla risacca sul
bagnasciuga di Casalmonnezzino ha deciso di smettere la sfumacchiatura.
Due sedute di ipnosi, un paio di graffette ai lobi delle orecchie come
per i vitelli e ce l'ha fatta. Ora non fuma piu'. Le sigarette. Ha
cominciato al cylum. E ti dico che la vedo molto piu' serena, pero' le
e' presa la mania del cellulare, anzi l'ossessione.
Invece
di accendersi una Camel fa una telefonata a caso, cosi’ ..tanto per
gradire. Ha un bailamme di cellulari che tutti insieme non fanno un
chilo, e ciascuno abbaia in modo differente. Per adeguarsi al nuovo
trend il suo arcifidanzato, che non ha testa ma testicoli, in un empito
di furore amoroso, l'altra notte le ha sussurrato:" Sei una grandissima
Gnokia...". Lei ha mollato gli ormeggi e lui le e' planato addosso
piegandola come un origamo per la serie dei godimenti australi selvaggi
del terzo tipo.
Al
contrario la Stefy da anni detiene un telefonino solo, d'epoca, lungo
come l'Olona e pesante come una fetta di gorgonzola coi vermi al sugo
verde. Ma lei ci e' affezionata. Lo usa sempre.. Anche da scarico, come
fermaporte e in caso di forte vento lo lega l’ombrellone piantandolo
nella sabbia. Un telefonino efficientissimo con qualche problema di
ricezione sulla spiaggia e nel sottopasso della stazione. Infatti se ti
capita di telefonare alla Stefy mentre e' infilata in un tunnel,
la sentirai latrare dall'altra parte.. Parla piu' forte che sono in una
grotta... Stefy ha una propria lessicale primitiva. Lunedi' il suo
beniamino si e’ guastato causa carbone di ricarica fornito dal cinesino
denominato to5 ovviamente taroccato. Irrimediabilmente defunto. Una
malattia fulminante e impietosa dovuta anche all’acqua marina penetrata
nella batteria 45 Ampere mentre metteva a bagno l’alluce valgo sul bagnasciuga
piu’ bagna che asciuga. Con l'anima spezzata in due lei si e' fatta
coraggio e l'ha portato dal prano.. Non vi frottolo e lo dico in
persulserio.. Ha portato il il telefonino dal pranoterapeuta di Vasto
che con la sua energia l'ha ricaricato rigenerando la batteria. E da
allora anche la Stefy emana calore anzi piu’ che calore diciamo sudore
tipo chanel numero 60nove.
La
nonna di Luisa l'altro giorno telefona alla nipote. "Pronto? Lo sai che
ogni volta che ti chiamo pago 16 centesimi di scatto alla risposta?."
Ovviamente Luisa risponde:" Beh, si’, ma che ci posso fare io? Ma
l'antenata incalza:" Come cosa ci puoi fare? Quando chiamo scatta!
Scatta velocemente da quel divano cosi’ paghiamo di meno! La nonnetta
pensava che lo scatto alla risposta corrispondesse allo sprint con cui
ci si avventa sulla cornetta… come dare torto a sta povera vegliarda?
Io
dei telefonini non reggo le suonerie. Sambe, barriti, trombe del
giudizio universale, sinfonie intere del pulcino Pio che ti vien voglia
di interrompere a meta'. Ma perche' non tentare una rivoluzione? Daii..
Il telefonino che puzza. Puzza invece di suonare. Un fetore improvviso,
panico tra gli astanti e il responsabile che ammette.. si
scusate, c'e' una chiamate per me... Presto fatto. Basta anche un
ventaglio ridotto di odori.. letame, gorgonzola, piede di marito e
caghetta di cane e voglio vedere se qualcuno ha il coraggio di tenere
acceso il cellulare al ristorante da Immacolata o in sala d’attesa del
pronto soccorso dell’ ASL.
sabato 15 settembre 2012
Teleminchiates
Ho
come la sensazione che i neuroni pian pianino mi si addormentino sempre
ammesso di averne conservato qualcuno e i pochi rimasti sembra che si
facciano una pennichella mentale postprandiale. E allora di tanto tanto
lo uso come terapia. Mi metto li’ e mentre smonto lo Swatch di Lella che
nn vuol saperne del cambio pila..e’ incredibile con tutte le pile che
compro non cuccare quella giusta, una e’ grossa l’altra e’ piccola ed
inoltre ste chiusure a tre punte fanno incazzare..dicevo che la terapia
e’ quella di zappingare e capitare sui serial televisivi, mi guardo la
2.500sima puntatina del millevetrine che si attua nel Canavese zona
natia di Lella. Di quelli quotidiani che tutti vedono e nessuno lo
ammette salvo poi saper ogni minimo intreccio quando la chiacchiera
finisce sull’argomento. Il serial tv e’ benefico ed e’ sempre meglio che
un calcio nelle palle. Intanto da’ lavoro ad un sacco di gente, poi
dura poco, massimo 10 minuti escluse tre sigle, 2 blocchi pubblicitari e
una gioiosa telepromozione di casseruole e materassi Mastrotali, e
soprattutto e’ l’unica cosa della vita che non richiede sforzo mentale.
L’approccio alla telenovela e’ sempre vincente. Non importa che tu sia
una testa di cazzo e che il prodotto interno lordo della tua scatolina
cranica sia molto basso e lo Spread molto alto. Tanto c’e’ poco da
capire. Li’ il cattivo e’ cattivo, non puoi confonderti come ti succede
nella realta’, il buono sempre fesso e i malati guariscono di sicuro. Ma
che figata. La telenovela e’ una delle medicine migliori ad affetto
placebo con benessere immediato. In piu’ se per caso cade la pila che
stavi cercando di inserire e ti perdi una battuta puoi rilassarti, tanto
il concetto te lo ripeteranno per minimo altre 12 puntate. E mai che un
personaggio se ne accorga e dica …Siii, lo so, non sono mica un pirla!
Dal 1456° episodio a oggi me l’avrai detto almeno 27 volte. Il mondo
dello sceneggiato e’ un mondo bislacco, irreale. Le mogli cucinano in
tailleur tacco 12, i mariti dormono sempre nudi e non hanno mai la
lombosciatalgia, e le fidanzate si svegliano gia’ truccate e tali
rimangono anche se hanno un incidente gravissimo. Stanno in rianimazione
ma sempre con un filo di ombretto sugli occhi. Poi in Beautiful, per
esempio, nessuno va mai al cesso. Ridge son 14 anni che non piscia.
Eppure sta benissimo.
Anche
in fatto d’amore e sentimenti tutto e’ molto piu’ rassicurante che
nella realta’. Basta fare come loro. Tenere la patta aperta 24 ore su
24. Metti che ti molli la fidanzata, puoi sempre farti sua madre o suo
padre secondo le tendenze che hai o se hai del fegato pure sua nonna e
la cagnetta della vicina. Ma c’e’ un momento in cui devi drizzare le
orecchie e stare all’erta. Quando qualcuno pronuncia la frase..Amore,
vedrai che andra’ tutto benissimo... Li’ tocca smettere di masturbare lo
Swatch, posare il monocolo vicino alla tazza del caffelatte con crusca
cagatoria e aspettarsi il peggio. Una burrasca rovescera’ il panfilo, il
protagonista per lo stress perdera’ la memoria e la sua amante,
trasportata da una tromba d’aria, finira’ nel letto dell’odiato rivale..
ohhhhhh che goduria ste Teleminchiates.. (lo Swatch lo buttiamo assieme
alla pila ma nella differenziata neh)…
mercoledì 12 settembre 2012
Cybercaos semiserio.
Basta
sfiorare una tastiera per avere la morte al proprio servizio. Nel mondo
plasmato delle tecnoscienze, tra mucche pazze e pecore clonate,
previsioni meteo mitologiche, cibi transgenici, eutanasia ordinata
tramite computer, piogge tossiche e funghetti alla Cernobyl, il pericolo
maggiore viene dalla bomba informatica, ben peggio di quella al
neutrone, poiche’, prima della carne, essa devasta cervello e anima. In
una societa’ che si compiace di non riconoscere piu’ alcuna frontiera
(dunque nemmeno alcun limite) e che produce la fusione/confusione
dell’arte con la pornografia, del misticismo con la moda, della
pubblicita’ con la ricerca, gli adulti “restano sempre fanciulli (come
diceva l’Egiziano a Socrate nel Timeo) ma senza l’innocenza della
sindrome di Peter Pan che assieme all’Igm K in zona gamma mi sono
ritrovato sul groppone. Il tragico e’ tutto qui e man mano che
calcolatore, rete, realta’ virtuale etc. si impadroniscono di quella che
un tempo era detta “l’invisibile verita’ dei corpi” rendendola
trasparente, scopriamo che non c’e’ piu’ verita’, ne’ corpo.
Quanto
sopra e’ una dissertazione del Paul Virilio, che dire su lui.. studi
iniziati con architettura in francia quasi come l’Antonella di Bruxelles
e nonostante la non tenera eta’ di Virilio dato che e’ del 1932, ed e’
uno dei piu’ ferrati a mio dire, urbanisti e saggisti sulle teoriche
tecniche della velocita’ ed anche specialista delle nuove tecnologie
metropolitiche. E’ talmente pazzo avanguardista che non si e’ fatto
mancare l’apertura di un museo sull’incidente in Giappone, almeno cosi’
leggo dal motore.
A
conclusione dell’argomento si puo’ dire che il vecchio corpo animale
non avra’ piu’ posto quando sara’ realizzata la simbiosi totale tra
l’umano e la tecnologia e mi sto proiettando in un futuro futuribile.
Non
e’ un caso che l’eternita’ cibernetica sia uno dei temi ricorrenti di
un discorso dove il mondo fisico si dissolve e dove il cosmo si trova
decisamente incastrato del computer e cosmotogo e’ il mio pseudonimo in
un mio blog senza il tuentinain classico.
Perdonatemi
se non parlo come al solito e penso sia ora di cambiare il fornitore di
grappa o della genziana contenuta. Tu che ne dici? Riconosci come
attuale e veritiero il discorso o lo consideri un fatto marginale dove i
non addetti ai lavori non danno quell’importanza che agli effetti ha?
Cerchiamo
di ricordare che matti lo erano anche i Galilei, i Leonardo, i
Cartesio, i Matteucci, i Bell, i Vernes e magari gli Adamo ed Eva.
Posteri
l’ardua sentenza a voi (plurale maiestatico) che state usando la
tecnoscienza per leggere qui e perdonate il post quasi serio ma e’
dovuto al cambiamento climatico Medeesco, anzi esco proprio e mi prendo
una boccata d’aria alla faccia della tecnoscienza pero’ prima mi tolgo
una soddisfazione, ho impiegato due ore per capire in Regedit quale
chiave occorreva manipolare per evitare che il TuneUp 2012 taroccato
fosse riconosciuto nel web..fungeeeee e quindi divulgo per chi ha il 64
ecco il percorso e la chiave da cancellare
HKEY_LOCAL_MACHINESOFTWAREClasses
Wow6432NodeCLSID{64A3D41B-61A5-4834-9A42.
martedì 11 settembre 2012
Me Dea
Che
casino con sto tempo che passa a sbalzi di temperatura da Africani a
PoloNordisti ed e’ in arrivo Medea che ci fara’ passare dall’estate
all’inverno in poche ore quindi prepariamoci a spalare la neve.. pero’ a
pensarci bene alcune cose non cambiano e sono le questioni di cuore.
Siete pronte per un'altra grande verita'?. Bene. Non esistono uomini
perfetti. Esistono uomini perfetti per noi. E questo vale anche per le
donne. E' come se fossimo pezzi di un puzzle. Se ci ritroviamo con una
gobbetta a destra, una gobbona a sinistra e la punta in alto dobbiamo
trovare l'incastro con un pezzo con la gobbetta a sinistra,
possibilmente senza gobbone e magari con la punta in basso.. Facile? Per
niente. Bisogna fare un sacco di prove. E' raro trovare al primo colpo
il pezzo giusto. Qualcuna ci riesce. La maggior parte fa finta. Altri
ancora provano e riprovano. Sara' che hanno un difetto di fabbricazione
oppure non si accorgono che il pezzo del puzzle che cercano da anni sta
li', a 2 cm dal loro naso, nascosto dal pizzo del centrino. Inutile
farsene una colpa. Quello che avete lasciato tra pianto e stridor di
denti non era un cretino, egoista, lurido scarafaggio
iperfottuto...naaaa. Magari a ben guardare lo era anche ma prima di
tutto era un boy che non andava bene per voi. Ci avete provato. Si
ricomincia. Palla la centro. Volete mica strapparvi i capelli a ciuffi
come Clinnestra al culmine della tragedia? Vabbe' che adesso vanno di
moda le estancion ma francamente non mi sembra il caso. Comunque tutto
questo sperimentare non e' mica faticoso come picconare il carbone in
miniera o sterrare le scorie della colata in fonderia. Ha i
suoi bei lati positivi. Si conosce gente, si passa il tempo, ci si
trita il cuore e ci si rompe le corna. Ma si va avanti. Si vive
insomma..miseria ladra e non si vegeta. Sono da detestamento quelli che
hanno cosi' paura della vita che campano criticando quello che fanno gli
altri stando immobili come pezzi di dolomite. Neanche di iceberg,
perche' quello per via delle correnti si muove. Non so se non vi e' mai
capitato. Sono coppie dall'amore decrepito che passano il loro inutile
tempo sparlando. Non vedono l'ora che qualcosa agli altri vada storto,
almeno hanno argomenti. No grazie. Preferite vivere. E se sbagliate
consolatevi. Sta scritto che " OGNI NUOVA FEDE, NASCE DA UN'ERESIA" e
fregatevene degli sbalzi di temperatura e della Medea nipote di Apollo e
di Circe.
domenica 9 settembre 2012
sabato 8 settembre 2012
O..dio gli agenti immobiliari.
Che rottura di balle, prima Poppea che ci ha rovinato gli ultimi giorni di vacanza e poi anche la Clelia che ha
messo in vendita il suo appartamento e quindi l’agenzia, forte del
mandato continua fare avanti e indietro sempre con agenti diversi e io
che abito nel gruppo di villette accanto, non voglio avere a che fare
con agenti immobiliari tra le palle e voglio godermi sti ultimi giorni
di meritate ferie spaparanzato al sole come mamma mi fece senza estranei
con voglia di acquistare muri. Sti agenti dovrei estirparli dalla mia
vita con un diserbante chimico. O almeno renderli utili, tipo contarli
di notte, per addormentarmi, come si fa con le pecore. Tanto son tutti
uguali. Capello ingellato lucido da foca, camicia con collo ortopedico
simil gesso anche se fuori abbiamo 42 gradi all’ombra, scarpe di legno,
cravatta mozza con eventuale Paperino che fa capoccetta dal risvolto,
orologio da polso leggermente piu’ piccolo di una quattro stagioni,
telefonino incastonato alla cintura e dopobarba fetente che sovrasta
pure la brezza marina. Insomma. E’ la vita che ti porta ad essere in
questo stato. Non puoi aver scelto. L’unica vera dote di un agente
immobiliare e’ la parlantina. Una filodiffusione impietosa di parole,
una purga verbale che ha come unico obiettivo quello di stancare,
imbesuire il compratore, infiacchirgli le ginocchia. Mentendo,
allegramente, soprattutto davanti all’evidenza. Per esempio. L’agente
immobiliare fa’ fatica a comprendere il senso della parola.. luminoso. E
dire che non e’ difficile. Luminoso e’ un appartamento dove entra
dentro la luce. Del sole pero’. Non dei lampioni del marciapiede del
ferrodicavallo. Ma perche’, insopportabile manzo italiano, se ti ha
chiesto una casa luminosa lo porti a vedere una miniera nascosta tra due
ville dove il sole lo vedi in cartolina e il mare col gioco di specchi?
Per illuminare un tugurio come quello deve farsi prestare dai Pooh un
paio di fari da concerto da almeno 1000 watt. Perche’ se ti ha chiesto
un appartamento silenzioso con bella vista tu lo porti a vedere un piano
rialzato con affaccio ferrovia e l’altro con affaccio deposito
attrezzature dei pescatori? «Eh, ma cosi’ si arriva alla stazione
ferroviaria in un attimo». Certo. Anche te se non la smetti arriverai al
Pronto Soccorso in un attimo. Ti dico.. agente immobiliare delle mie
palle sfrante.. se il pirla eventuale acquisitore vuole il terrazzo.
Bene. Eccolo a vedere un bell’alloggio senza balconi. Se vuole un
appartamento con un bel living arioso... tu gli vai visionare un
alloggio fatto interamente di corridoi che sembra di entrare dentro
l’intestino crasso. Cosa se ne fa di sti spazi tubiformi? Non penso che
vada in gokart come Nicholson in «Shining»? Che ci deve fare.. sistemare
dei pitoni per lunghezza? Grrrr. Ti ha chiesto 4 camere piu’ cucina e
tu gli fai vedere 4 bagni piu’ angolo cottura. «Beh, uno lo puo’
trasformare in studio lasciando il lavandino cosi’ si puo’ lavare le
mani quando scrive». Ma lo sai, agente mio che ti fai proprio odiare,
quanto tempo gli fai perdere? Non credo che nella sua vita passi le ore a
visitare case inutili come fai tu. E se ti hanno smollato sto rudere
che son 2 anni che ce l’hai sulle croste son cazzi tuoi. Compratela tu
testadivitello e rinchiuditi pure dentro senza rompere le palle a chi se
ne sta nudo al sole sul suo terrazzo ed e’ costretto sempre a vestirsi
per questo andirivieni di gente che pensa di investire soldo nel
mattone..io te lo tiro in testa il mattone se continui a fracassarmi i
marroni.
venerdì 7 settembre 2012
Marisa.. subito Santa.
Dicono
che dietro ad un grande uomo ci sia una grande donna. Puo' darsi. E
dietro ad una grande donna? Beh..dietro ad una grande donna di solito
c'e' un marito che rompe i pendenti, dei figli che si lagnano e una casa
cha va' a ramengo. Altro che "gli uomini e le donne sono uguali" come
sbraita quello dei Lunapop... Manco pel belino. Quello che ste donne
chiedono credo sia solo un poco di collaborazione. Una parolina buona
ogni tanto, un palpito di misericordia...tutto li'. Prendiamone una a
caso.. la Marisa Colombo, madre e moglie esemplare, maestra di
buonsenso, mai stanca sempre disponibile, e' finita knock-out. Mo' vi
spiego...prima delusione..la suocera. Il peggior Hannibal Lecter di
Atessa che sia mai esistito. Una settimana fa, per un guaio alle ovaie
si ammala e finisce in coma a Lanciano citta’ della mia pseudoamante. La
Marisa Colombo non la lascia solo un momento. Passa lunghissime notti
al suo capezzale e per di piu' continua a lavorare, a seguire i bambini e
ad occuparsi di quella tarma di suo marito. Grazie al cielo l'ava
scomatizza e resuscita e quali sono le sue prime parole da rediviva?
Nessun grazie..nada..zero di negativo carezze e nemmeno una lacrima.
Siamo mica in una telenovela da rete quattro. La vegliarda di nome
Abelarda si risveglia e nel pieno delle sue facolta' dice: "ehi Colombo
chi ha vinto a Veline? In quel momento la Marisa Pyon si e' sentita come
se le avessero diluito il cervello nella trielina conservata nel
recipiente dei pomodori cotti al sole. Ma non finisce qui. Dopo qualche
giorno porta il suo oranghino di quattro anni a mangiare
un gelato da Tiziana. Cornetto premio per il piccolo rognoso Mattia che
ha fatto giurin-giuretta. Ha promesso solennemente di non obbligare mai
piu' il suo compagno di spiaggia a farsi lo shampo col Vinavil di
Nicola. Com'e' o come non e'..la Marisa Colombo ha un calo di pressione,
forse ancora per lo stress sonnifero. Sviene e batte una sonora crapata
sul gradino della creperie. Per fortuna il cucciolo bastardo mantiene
una freddezza da far invidia all'orso della caramella verde col buco
chiede soccorso e fa arrivare un'ambulanza. Questa volta e' la Marisa
Colombo a risvegliarsi in barella...gli occhi traboccanti di lacrime. Il
suo marmocchio bastardo per la serie de "i figli so' pezzi e core",
scuote il capino da cercopiteco e borbotta" Cazzo ho capito..anche
stavolta salto il gelato!"..E adesso si e' messo pure la tarma di
marito. Un pistolero, anzi un pistola che tutti chiamano "robiola"
perche' e' di Cupello patria della ventricina e dei formaggi e' gia'
piuttosto stagionato ed emana lo stesso odore che si sente al giovedi’
sulle bancarelle dei produttori. Quell'uomo li.. fa l'effetto che alle
zanzare fa l’Autan o lo spray al geranio. Lunedi' lo operano a Vasto di
emorroidi. Ha gia' fatto testamento e adesso pretende che la Marisa
Colombo assista all'operazione come fanno i mariti con le mogli in sala
parto e che possibilmente gli tenga la mano. Santa donna la Marisa
Colombo si e’ gia’ meritata una tomba al Cimitero degli Inglesi di
Torino..di Sangro.
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