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martedì 24 dicembre 2024

Cannabis vietata..

 


Siamo invasi dalla plastica, stiamo tagliando foreste per fare carta, usiamo pesticidi, ci siamo beccati l'AIDS, usiamo un sacco di medicine per come reumatismi, malattie cardiache, epilessia, asma, malattie dello stomaco, insonnia, disturbi mentali, malattie della colonna vertebrale.. bah e ora mi domando..

Perché la cannabis è vietata?

1. Un ettaro di canapa fornisce tanto ossigeno quanto 25 ettari di foresta.

2. Un ettaro di canapa può produrre la stessa quantità di carta di 4 ettari di legno.

3. Mentre la canapa può essere trasformata in carta 8 volte, il legno può essere trasformato in carta 3 volte.

4. La canapa cresce in 4 mesi, un albero in 20-50 anni.

5. Il fiore di canapa è una vera trappola per le radiazioni.

6. La canapa può essere coltivata ovunque nel mondo e richiede pochissima acqua.

Inoltre, poiché è in grado di proteggersi dagli insetti, non necessita di pesticidi.

7. Se i tessuti di canapa venissero ampiamente utilizzati, l’industria dei pesticidi potrebbe scomparire completamente.

8. La canapa è una pianta ideale per realizzare corde, cordoni, borse, scarpe e cappelli.

9. Fornisce una riduzione del dolore durante il trattamento con cannabis in pazienti affetti da AIDS e cancro.

Viene utilizzato per 250 malattie, come reumatismi, malattie cardiache, epilessia, asma, malattie dello stomaco, insonnia, disturbi mentali, malattie della colonna vertebrale, ecc.

10. Il valore proteico dei semi di canapa è molto elevato e i due acidi grassi in essi contenuti non si trovano da nessun'altra parte in natura.

11. La canapa è ancora più economica da produrre rispetto alla soia.

12. Gli animali nutriti con canapa non necessitano di sostituzione ormonale.

13. Tutti i prodotti in plastica possono essere realizzati con canapa ed è molto facile restituire la plastica alla natura.

14. Se la carrozzeria di un’auto fosse fatta di canapa, sarebbe 10 volte più resistente dell’acciaio.

15. Può essere utilizzato anche per isolare gli edifici ed è resistente, economico e flessibile.

16. Il sapone e i cosmetici a base di canapa non inquinano l'acqua, quindi sono completamente rispettosi dell'ambiente.

Alla luce di quanto descritto ci sarà lo zampino di chi si è fatto soldini col divieto di utilizzo della canapa?

Nel XVIII secolo la produzione di prodotti a base di canapa era obbligatoria in America ma un certo Gerst che possedeva intere foreste le potè utilizzare in quanto col legno cominciò a produrre carta e giù coi milioncini (se la carta fosse fatta con la canapa, col cavolo avrebbe potuto farseli).

E che dire di Rockefeller ovvero uno degli uomini più ricchi al mondo grazie all'azienda petrolifera e ovviamente i biocarburanti e l'olio di canapa erano deleteri per il suo portafoglio.

La DuPont poi mise il brevetto sulla produzione della plastica con prodotti petroliferi e quindi l'indistria della cannabis era acerrima nemica.

Ovvio che la politica americana ha messo il carico da 11 decidendo che la canapa doveva essere assolutamente vietata come coltivazione (Andrew Mellan segretario del tesoro).

E allora.. avanti coi carri e si iniziarono ad abbattere foreste per produrre carta e nel contempo molte persone sul pianeta iniziarono ad essere avvelenate dai pesticidi e il cancro cominciò ad aumentare.

Siamo proprio delle merde, abbiamo riempito il nostro mondo di rifiuti di plastica e rifiuti nocivi e adesso per non inquinare facciamo un passo indietro ed andiamo con l'elettrico... che brutto futuro lasciamo ai nostri nipoti e Buon Natale.

 


sabato 21 dicembre 2024

Nà 1 della Settimana Enigmistica.


Come regalo Natalizio posto la storia del numero 1 del settimanale “Settimana Enigmistica” uscito il 23 Gennaio 1932.

Questo settimanale non ha mai avuto restyling grafico, da 92 anni si presenta in edicola nello stessa veste e nello stesso formato tipografico.

Anche adesso, nonostante le più moderne tecnologia di stampa offset, sembra ancora stampato da una vecchia tipografia con caratteri di piombo.
Un’altra caratteristica che rende pressoche’ “unico” questo periodico, e’ che non ha mai accettato nemmeno pubblicita’ al suo interno (fatto salve alcune citazioni di marchi o prodotti legati per lo piu’ai premi dei concorsi per i suoi lettori).

Ad inventare La Settimana Enigmistica fu un nobile di origine sarda, Giorgio Sisini conte di Sant’Andrea, figlio di uno dei fondatori del primo Rotary Club della Sardegna.

Il conte Sisini, laureatosi in ingegneria a Milano, in origine fu soprattutto un innovativo imprenditore ed esperto di agricoltura, che cercò di modernizzare soprattutto nella sua terra d’origine, la Sardegna, facendosi importatore e promotore dei piu’ aggiornati mezzi della meccanica agraria (a Cagliari apri’ ben tre negozi di macchine agricole).

Ma un’altra passione bruciava nel suo petto…

Giorgio Sisini, infatti, era a sua volta un appassionatissimo cultore di giochi ed enigmi. Enigmi che ha continuato a ideare e proporre sulla “suaSettimana Enigmistica per 40 anni, dal fatidico primo numero del 1932 fino a pochi giorni dalla sua morte, avvenuta nel Giugno del 1972.

Da allora la direzione del settimanale è stata assunta da Raoul de Giusti, ed in seguito da Francesco Baggi Sisini).
Fra i piu’ famosi enigmisti che hanno fatto parte della sua redazione figurano i leggendari
Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti.

Secondo un tradizione che si e’ mantenuta pressoché inalterata nel tempo, nella copertina di ogni numero compare il profilo (un tempo) o la foto (oggi) di un personaggio famoso, il cui nome e’ la chiave del cruciverba di facciata del settimanale.

Nei numeri pari della rivista si tratta di un personaggio maschile, in quelli dispari di un personaggio femminile.

Nel primo numero il gioco di copertina era dedicato all’attrice messicana Lupe Velez.

Da allora la Settimana Enigmistica e’ divenuta un’attesa consuetudine in edicola per migliaia di famiglie italiane, di cultura medio-alta, che l’acquistavano continuano a farlo ogni settimana.

Da parte sua la “Settimana” non ha mai mancato all’appuntamento in edicola con i suoi lettori (il 22 Novembre 2008 ha superato il traguardo dei 4mila numeri pubblicati), tranne in un caso, per forza maggiore, in occasione del numero 694 che sarebbe dovuto “uscire” il 14 Luglio 1945 ed invece arrivo’ nelle edicole due mesi dopo, a causa dei rivolgimenti bellici.

Di fatto “La Settimana” e’ stata la capostipite di un nuovo filone editoriale, quello dei periodici di enigmistica (rebus, cruciverba, sodoku, ecc.) che ha visto nel tempo proliferare un gran numero di testate simili.

Per un certo periodo la stessa Settimana Enigmista tenne la contabilita’ dei propri tentativi di imitazione (pubblicandone il numero sotto la propria testata).

Poi si e’ perso il conto, ma ancora oggi a fianco della sua testata appaiono due slogan che ne rivendicano l’unicita’ e la primogenitura: nei numeri pari compare la scritta “La rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione”, e nei numeri dispari “La rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione”.

Ma la Settimana Enigmistica non e’ nota sola per le sue parole crociate e per i suoi giochi.

Il settimanale si contraddistingue da sempre anche per il suo corredo di fumetti e vignette umoristiche (proverbiali le sue “ultime parole famose”), e soprattutto per le sue rubriche di aneddoti e curiosita’ storiche e scientifiche, paradossi, leggende metropolitane, ecc. (L’Edipeo Enciclopedico, Forse non tutti sanno che…, Strano ma Vero, il PIacere di Saperlo,), seguite al punto da generare un vero e proprio sapere popolare alternativo, che ha trovato una magistrale interpretazione in uno dei personaggi della trasmissione cult degli Anni Ottanta “Quelli della notte”, personaggio interpretato dal comico Maurizio Ferrini nei panni di un opinionista televisivo che ricavava tutti i suoi ragionamenti e le sue informazioni proprio dalla citata rubrica “Strano ma vero” della Settimana Enigmistica, citandone orgogliosamente il numero e la data di pubblicazione, proprio come altri piu’ blasonati intellettuali citano testi ed autori delle proprie bibliografie.
Per il glorioso settimanale del conte ingegner Sisini un’ulteriore consacrazione anche da parte del mondo dello spettacolo(come del resto aveva gia’ fatto Toto’ nel film “Totò, Vittorio e la Dottoressa” e come ha fatto più recentemente la Banda Osiris con la canzone “Aguzzate la vista” interamente dedicata alla Settimana Enigmistica).

Fatta la cronistoria eccovi il primo numero e buon anno a tutti da Carlo il vostro togotuentinain.

venerdì 20 dicembre 2024

Computer story.


 

Eccomi di nuove per la serie Amarcord a parlare dell'evoluzione dei Computer e dico questo in occasione dell'avvenuto inserimento di ChatGpt in WhatsApp. 

Quindi l'AI o intelligenza artificiale è stata inserita anche in Italia e a titolo gratuito e per poterlo fare è sufficiente inserire il numero 18002428478 nei contatti telefonici e chiamarlo come a noi pare in quanto chiamarlo ChatGpt è scontato. 

Forza fatelo e poi mi direte se vi gusta.. modernizzatevi e usatelo nella maniera giusta.

Ora i braccini corti che erano titubanti possono usufruire dell'AI contattandolo da WhatsApp come se fosse l'amico che sa tutto.. è veloce quanto l'americana ma attenti che i programmatori stanno completando le ricerche sino a fine 2023 e adesso passo al post dello story:

Perché Internet ha impiegato così tanto tempo ad emergere nel 1991 se i primi computer risalivano alla Seconda Guerra Mondiale?


I Primi Computer risalivano sì alla Seconda Guerra Mondiale ma forse non avete presente "cosa" fossero i computer prima degli anni 80 (o quantomeno fine anni 70)

Erano degli apparati delle dimensioni di Stanze o nel migliore dei casi Armadi.

Ed è vero che i computer meccanici risalgono anche all'ottocento mentre quelli a partire dagli anni '40 erano già "elettronici" ma erano comunque ancora piuttosto "meccanici".

 

Questa ad esempio è (una ricostruzione fedele de) la "Bomba" di Alan Turing che è considerato in molti casi il primo computer elettronico perché la "logica" era elettrica (in pratica andava avanti fino a trovare un circuito chiuso in una serie di rotori elettromeccanici che erano delle riproduzioni dei rotori della macchina di cifratura Enigma.

Se il circuito non si chiudeva avanzava di uno step facendo girare un rotore di una posizione.

E questa cioè aiutare nella decifratura di messaggi cifrati era l'unico tipo di compito che poteva svolgere.

Se i tedeschi avessero costruito un rotore nuovo per le loro macchine enigma questa macchina avrebbe dovuto essere modificata fisicamente (cioè realizzare una nuova serie di rotori adatti a simulare il rotore nuovo ed installarli nella macchina) e quindi non era minimamente versatile.

Negli anni 50 avevano ancora questo aspetto

Il massimo dello "user friendly" che potevi sperare di trovare come interfaccia per l'utente erano non degli schermi ma delle stampanti che avevano un po' la funzione di "schermi di carta".

Nel mio caso io ho dato la tesi nel 1968 utilizzando il Centro Elettronico OM di milano che occupava una stanza di 15 metri x 8.

 Ora facciamo un salto al film "Wargames" del 1983

Le schermate avevano questo aspetto: (cioè nulla che una stampante "ad aghi" non potesse stampare su un foglio di carta perforata)e come supporti di memoria c'erano nastri magnetici e nastri/schede perforate che venivano preparate in anticipo utilizzando delle apposite piccole macchinette meccaniche.

Quindi I computer erano nettamente più difficili da usare rispetto ad oggi ed erano anche soprattutto molto meno interessanti ed utili per una persona comune (perché non avrebbero saputo cosa farsene).

Interessavano in linea di massima solo a chi doveva realizzare calcoli complicati

Io per esempio ho ricevuto il mio primo PC vero in quanto lo Spectrum mi stava stretto ed aveva già 8 anni. Quindi questo computer già negli anni '90, era "multimediale"( "parolone" di gran moda a metà anni '90, paragonabile a ”social" qualche annetto fa o "intelligenza artificiale" oggi, come quello che vi ho consigliato a inizio post, ovvero ChatGpt) ma non si accendeva entrando da solo nel sistema operativo equivalente di Windows (cioè con le icone, il puntatore del mouse etc, cosa che molti oggi danno per scontato): si accendeva in DOS su una schermata nera con "C:\>" e per entrarci dovevi digitare "C:\>win" e premere invio, perché non era affatto ovvio che uno che accendesse un computer volesse usare windows, molti dei programmi utilizzati in molti settori erano in DOS.

Ora quel "multimediale" è una di quelle parole che vanno di moda per un po' e poi passano di moda e vengono dimenticate ma secondo me questo ha significato una buona porzione del perché ad un certo punto internet ha iniziato a diffondersi di più ed è diventata qualcosa di comune e non più di nicchia per pochi specialisti.

Significava qualcosa che oggi sembra di una banalità assoluta, cioè che potevi non solo leggere Testi, ma anche guardare Immagini, e persino filmati (brevi per questioni di memoria) ascoltare registrazioni audio e non solo musichette ed ed effetti sonori "sintetici".

Cosa rendeva il mio PC di allora "Multimediale"? Beh intanto non era In Bianco/Nero (Si esistevano PC Windows in Bianco/Nero),

Neppure "a colori" ma con una profondità di colori ridotta, non il massimo per apprezzare fotografie.

Il mio era già con colori a 24bit=16milioni di colori (o per certe applicazioni 16bit=65536 colori) in ogni caso un significativo passo avanti rispetto ai colori a 8bit=256colori comuni nei monitor VGA (o peggio anche 4bit=16colori)

Foto della Gioconda con 8bit di profondità di colore o 256 colori

Poi aveva una Scheda Audio (che era una scheda da aggiungere separatamente) che mi permetteva di Ascoltare Musica (da CD audio, la compressione Audio che diventerà degli MP3 esisteva da qualche mese ma si diffuse solo diversi anni dopo) o registrazioni audio (brevi per limiti di memoria) ma comunque un audio naturale/vero.

E poi aveva una discreta memoria PER L'EPOCA di 12 MB di RAM e 250 MB di disco fisso.

Ed avevo persino un'altra scheda hardware aggiuntiva per collegarci un'altra periferica che all'epoca era meno comune uno Scanner tipo questo, simile ad un grosso mouse (da trascinare manualmente),

[perchè quelli con la superficie di vetro che poi si sono affermati costavano un occhio della testa e solo dei professionisti potevano permetterseli, diventeranno alla portata di molti solo qualche anno dopo.

E quando accadde fu una fortuna perché questi manuali ti posso assicurare facevano abbastanza schifo.

Se ci riflettete non c'era altro modo per mettere e salvare delle fotografie TUE (di famigliari, o di casi clinici per un medico, o di danni per un assicuratore/ o di prove per un avvocato o di un prodotto per una piccola azienda e cose simili) dentro il computer. L'unico modo era Fotografare su Rullino a pellicola, fare sviluppare e stampare dal fotografo le 24–36 fotografie e poi scannerizzarle. Questo perché Le macchine fotografiche digitali arriveranno davvero solo parecchi anni più tardi (anche se effettivamente la prima fotocamera digitale commerciale venne lanciata dalla Casio nel 1995, ma il costo era esorbitante (come una reflex Nikon professionale a pellicola) e la definizione era di 0.25Mp (320×240) (un quarto di megapixel).

Non aveva ovviamente schede di memoria intercambiabili (le schede SD o CF prenderanno piede solo molto dopo) ma solamente una memoria interna fissa da 2MB) e come potete vedere per trasferire i file non c'era ancora neppure la possibilità di usare cavetti USB (perchè venne impostata solo negli anni successivi per poi diffondersi solo verso fine anni '90) si usavano porte parallele/seriali.

Nel 1998 mi pare già la Sony Mavica era un netto salto di qualità e praticità potendo salvare le immagini su Floppy Disk

Quindi Riassumendo questo punto Fino alla metà/fine anni '90 la persona media avrebbe avuto ben poco da farsene di un computer, era anche costoso perché collegarsi ad internet tramite modem richiedeva normalmente una chiamata telefonica, occupando anche la linea telefonica di casa durante la navigazione.

La questione della linea occupata può sembrare una sciocchezza ma se aveste avuto un familiare che usava quella linea telefonica per lavoro, oppure che avesse dei turni di reperibilità(ad esempio un medico, soccorso stradale, etc) o anche semplicemente che attendesse una telefonata importante…..in tutti questi casi, e molti altri, non avreste potuto collegarvi ad internet per lasciare libera la linea telefonica.

C'era anche qualche problema di compatibilità fra i vari computer. Oggi siamo tutti abituati ad un mondo dominato da computer "PC/Windows" ed una importante minoranza di "Mac" che nel frattempo sono diventati anche più in grado di comunicare fra loro. Una volta la situazione era più frammentata con ancora più numerosi sistemi operativi, tipicamente i programmi esistevano unicamente per un solo tipo di piattaforma, altri computer e altri sistemi operativi avevano programmi simili o grossomodo equivalenti, ma che potevano funzionare ciascuno solo nel suo ambiente e salvavano file che gli altri programmi analoghi non leggevano e viceversa. (Avete mai fatto avanti-indietro fra computer che usano MS Office(Word/Excel) e OpenOffice(Write/Calc) o Google Sheets per esempio e provato ad aprire un file .doc oppure .xls con Openoffice, non funziona sempre tutto come dovrebbe, giusto?

Ecco e questi prevedono la possibilità di convertire ed aprire i file dell'altro programma simile, una volta non era così.

Se volevi aprire un file .doc dovevi avere Word e quindi necessariamente anche Windows, e quindi anche necessariamente un computer "PC" e non un "Mac", (idem per altri produttori che hanno avuto i loro sistemi operativi incompatibili con Windows ed i "Personal Computer" di IBM e "compatibili", per esempio anche Amiga/Commodore con "Workbench" ed Olivetti con PCOS).

Negli anni '80 l'Olivetti produsse l'M20 che aveva buone caratteristiche MA aveva il sistema operativo PCOS di Olivetti ed era quindi un "PC-incompatibile" (anche se c'era la possibilità di montare una scheda con un processore alternativo Intel8086 ed usare quello per far funzionare MS-DOS , un po' una idea simile alla capacità degli Apple di emulare Windows).

Ma dal modello Successivo M24 anche Olivetti abbandonò il proprio sistema operativo per entrare completamente nel mondo dei PC-compatibili, altrimenti significava autoescludersi dal mercato di tutti quelli che avevano bisogno di scambiarsi file, utilizzare gli stessi software etc.

Ma ancora nei primi anni 2000 poteva capitarti di imbatterti in file dei Mac che non riuscivi ad aprire su un PC o viceversa.

il .JPG era compatibile con tutti mentre ad esempio .BMP(MS Paint) non si apriva sugli Apple e .MAC(Mac Paint) non su apriva sui PC, e poi .TIFF… insomma tanti formati non universali.

E questo naturalmente non è l'ideale se vuoi una unica rete dove tutti possono scambiarsi informazioni con tutti.

Per fare dei paragoni con altre tecnologie è un po' come se come difficoltà di utilizzo oggi i computer siano auto col cambio automatico mentre man mano che si va indietro nei decenni gli altri avevano il cambio manuale, e prima ancora il cambio non sincronizzato (devi imparare a cambiare facendo "la doppietta") e prima ancora dovevi regolare manualmente persino la miscela di carburante e persino l'anticipo.

Le incompatibilità erano un po' come dei treni che hanno scartamenti diversi e quindi ciascuno può circolare sui propri binari, ma non sulle ferrovie con un altro scartamento.

Quindi i computer sono stati a lungo piuttosto difficili da usare per "la persona qualunque", per lungo tempo "la persona qualunque" non avrebbe trovato granché che le potesse interessare dentro un computer (audio e fotografie passavano nei computer molto "a fatica", video peggio ancora) inoltre erano meno comuni ed in molti casi avevano maggiori difficoltà ad essere tutti compatibili fra loro (ad esempio essere in grado tutti di aprire gli stessi files).

Aggiungi una connessione costosa quanto una telefonata della stessa durata, e che occupava la linea telefonica.

E non è finita qui, se avrò tempo e voglia..proseguirò la serie neh.

 

martedì 17 dicembre 2024

Manifestazioni.

 


Chi sta manifestando a Torino dovrebbe andare prima in Normandia e visitare

l'Omaha Beach e ritornare allo sbarco del 6 Giugno del 1944.

Entrando sul terrapieno davanti alla spiaggia,tutto e' rimasto come allora. Le devastazioni dei bombardamenti sono li' a testimoniare la violenza e la distruzione della guerra.

E' impressionante entrare nelle buche scavate dalle bombe ed entrare nei bunker ancora integri.



La visione di quei giorni ti entra in testa e ti lascia perso ed angustiato..

Sapere che proprio li' dove camminano turisti e bambini allegri che col cellulare fanno foto da piazzare su tiktok, sono morte migliaia di persone americane e tedesche, e li puoi renderti conto di quanto sia importante la libertà.

Entrare nel cimitero americano e vedere una distesa infinita di croci bianche dove migliaia di giovani sono morti per un ideale di pace e democrazia provoca un'angoscia immensa..

Questo dovrebbero vedere i manifestanti che denigrano e sbeffeggiano la democrazia con messaggi ed azioni populiste o che inneggiano al fascismo.

Non credo che questa gente sappia veramente il senso di vivere liberi senza gioghi od oppressioni.

Il rigurgito al quale assistiamo di un ritorno a Governi forti e reazionari, mi inquieta davvero.

Bisognerebbe che qualcuno di questi politici che tanto inneggiano alla forza come mezzo per governare il popolo, faccia un giro in quelle terre per, capire meglio che la coercizione, la forza, la dialettica divisiva e le leggi corporativistiche, unite ad azioni e dichiarazioni che limitano la liberta' personale arrogandosi il diritto di gestire la vita privata, sono sempre tutte destinate a finire.

E' la Storia che lo insegna, non io. Bastardi..



 

venerdì 13 dicembre 2024

La Carriera...

 Oggi vi spiego come fare carriera in 4 lezioni:

1 Lezione.

C'era un corvo che se ne stava appollaiato sui rami alti di un albero e non faceva niente tutto i giorno.

Un coniglietto di passaggio vide il corvo e gli chiese

Posso starmene anch'io seduto qua a non far niente tutto il giorno?

Certo, perchè no?” rispose il corvo.

E il coniglietto si sedette comodo a terra sotto il corvo a riposarsi.

All'improvviso arrivò una volpe saltò sul coniglietto e se lo mangiò.

Lezione di carriera:

Per startene seduto a non far niente tutto il giorno..devi esser seduto molto in alto.


2 Lezione.

Un tacchino selvatico chiaccherava con un toro:

Mi piacerebbe tanto arrivare in cima a quell'albero ma non ne ho la forza.”

Perchè non mangi un po' della mia merda” rispose il toro.

E' piena di roba nutritiva”.

Il tacchino becchetto' un po' di merda e scoprì che di fatto gli aveva dato forza sufficiente per arrivare al primo ramo dell'albero.

Il giorno dopo, mangiato un'altro po' di merda, arrivò al secondo ramo.

Dopo un paio di settimane, il tacchino era fieramente appollaiato sulla cima dell'albero,

Ma fu subito visto da un cacciatore che lo abbattè.

Lezione di carriera:

Mangiando merda potrai arrivare in cima, ma non è detto che ci resti.


3 Lezione.

Quando fu creato il corpo umano, ogni sua parte voleva esserne “il capo”.

Il Cervello disse:

Il capo devo essere io, perchè controllo tutte le funzioni del corpo.”

I Piedi dissero:

Noi dobbiamo fare i capi. Portiamo il Cervello dovunque voglia andare.”

Le Mani dissero:

Noi dobbiamo faree i capi, perchè facciamo tutto il lavoro e portiamo i soldi a casa.”

E così via, il Cuore, i Polmoni, Gli occhi...

finchè non alzò la voce il Buco del Culo.

Ovviamente lo fecero tacere a forza di risate.

Allora il Buco del Culo si mise in sciopero chiuse bottega e smise di adempiere alla sua funzione.

Ben presto gli Occhi divennero strabici, alle Mani vennero i crampi, i Piedi inciampavano, il Cuore fibrillava. Ii Polmoni ansimavano ed il Cervello era febbricitante.

Le varie parti si accollarono tutto il lavoro ed il Buco del Culo si limitava a produrre merda,

Lezione di carriera:

Non serve il Cervello per fare il capo, lo può fare qualsiasi merdaiolo.


4 Lezione:

Un uccellino era in volo per andare a svernare nel Sud.

Ma il freddo era tale che l'uccellino cadde a terra congelato.

Una vacca di passaffio gli scodellò addosso una bella cagata fumante,

Scongelato e riscaldato l'uccellino si mise a cantare di gioia.

Ma un gatto randagio, lo sentì, lo trovò, lo tirò fuori dalla merda e se lo mangiò.

Lezione di carriera;

1 – Non tutti quelli che ti coprono di mersa sono tuoi amici.

2 – Non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda sono tuoi nemici.

3 – Quando sei nella merda, tieni chiuso il becco.




martedì 10 dicembre 2024

lunedì 9 dicembre 2024

Natale è alle porte..

E ci risiamo..L’anno scorso postai a dicembre, di barricarvi in casa per evitare la follia prenatalizia e qualcuno intelligentemente lo ha fatto.

Ma siamo realistici.. non si puo’.

Azz.. teoricamente avete stabilito con amici e parenti di non fare regali a nessun over 10 pero' di fronte ai regali altrui che sbordano dall'eta' indicata, vi sentireste meschini come merde stantie e quindi diamoci dentro con i pacchi.

Poi poi vi siete imposti di evitare le cene d’auguri perche’ il vostro colesterolo ha tracimato?

Niente da fare, la societa’ dei consumi vi aspira nel vortice della magnatoria a meno che non siate degli Ruandesi, pertanto a consuntivo post fetanataliziosa duemilaventiquattro non mi resta che consigliarvi o consigliarmi come affrontare l'inevitabile per il prossimo Natale. Allora..


Cominciamo con le Cene.


Tre i drammi:


1. rimbambimento da locale sovraffollato;


2. indigestioni;


3. chili di troppo e da qui non se ne esce.


I rimedi potrebbero essere:


1. bere un bicchierozzo di nebbiolo corretto grappa prima di uscire.. rende piu’ sopportabili le urla dei pargoli e le partite di tombola coi pirillini inter parentisterio.(a volte però è anche gradevole).


2. pranzare a patate bollite col contorno di patate cotte sottocenere lasciando al sottoscritto la scorza che e’ gustosa da matti.


3. fare sport come per prepararsi alle Olimpiadi… oltre a dimagrire, alla cena arriverete in un’ovatta di dolce sopore tipo quella dell’orsetto di Francesco che vi aiutera’ a superare il dramma N°1.


Passiamo allo Shopping cercando di evitare per ora la spesa proletaria.


Due i problemi fondamentali:


1. scelta dei regali.


2. sopravvivenza nella calca di acquirenti.


Le soluzioni possono essere:


1. dimenticare il Regalo Perfetto. Per trovarlo avreste dovuto mettervi all'opera ad agosto, quindi comprate qualunque cosa carina vi risparmi una lunga ricerca. 

E se questo vi facesse sentire in colpa, pensate ai regali di Natale che avete ricevuto voi.. quanti vi hanno sbalordito per bruttezza? Quanti (confessate) ne avete riciclati? Suvvia.


2. Andare per negozi dalle parti di Settimo vicino all'obelisco natalizio, prezzi scontatissimi e con la ressa che troverete, penso che valga la pena suicidarsi in loco.

Atmosfera. Luminarie, festoni, neve finta, canzoncine sparate dalla Cristina Damiglio (l'avena lasciatela ai cavalli), pubblicita’ di profumi e pandori e agghiaccianti Babbi Natale appesi sulle transenne.. ce n'e’ abbastanza perche’ anche l'adulto piu’ bonario nutra, almeno a momenti, un odio acuminato per il pre e postNatale.
Che fare se si dovesse casualmente incontrare il Babbo Natale vero? Semplice... lo si strozzerebbe con goduria infinita’ dopo averlo violentato.
C'e’ chi si iscrive a un gruppo su Facebook e opera uno strangolamento virtuale con tutta la mia comprensione.

C'e’ chi emigra in luoghi esotici e denatalizzati e c'e’ chi, diffidando del mondo virtuale e non potendosi permettere i luoghi esotici, si rassegna.. dicendo.. coraggio che dura poco.


Però..il pandoro in fondo e’ buono specialmente se farcito con torrone panna e cioccolato con punte di miele come fa’ la Federica, due fettazze di quello e la vostra bilancia parlante dira’ a voi due di scendere.
E poi dai.. ai bambini il Natale piace e ciascuno di noi conosce almeno un bambino a cui brillano gli occhi davanti ai pacchetti sotto l'albero addobbato e brillano ancor di piu’ nel cuccarsi una busta tipo quelle che si danno di nascosto negli uffici pubblici per evitare le code.. 

non e’ poi cosi’ male, guardare il bambino e sapere che la sua felicita’ dipende anche dal regalo che ci e’ costato tanto sforzo comprargli e soprattutto nel vedere stracciare l’impacchettamento fatto con tanto amore e il bigliettino che ci ha fatto disperare per cercare di mettere una frase non usuale cercata nei motori..


ma io mi chiedo il perche’ impacchettare sti regali, evitiamo il fastidio di stracciarli facendosi magare male, tante piante risparmiate, tanto petrolio non consumato sia per la materia prima che per il trasporto differenziato… 

ma ripeto, la festa deve essere sino ai 120 mesi, oltre diventa un mercato e un festival del consumismo e sinceramente potremmo davvero farne a meno..

dai ancora tredici giorni e poi sara’ un ricordo sto Natale, alla faccia dell’austerita’, delle guerre e dei bitcoin scesi a 93.000 eurini.



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