Faccio seguito al post che evidenziava la proposta di un emerito parlamentare, che non merita di essere citato grazie alla sua butade o figlia di butade che ci salverà dalle morti autostradali solo evitando ai vecchi pirla di circolare sulle stesse.
Ebbene in quella moltitudine dei diversamente giovani, ci sono anche quelli con la sindrome di PeterPan che fanno parte della nostra «gioventu’ anziana».
In effetti molti eterni delfini sembrano condividere il destino di Carlo d’Inghilterra, invecchiato in sala d’attesa e poi finalmente Redizzato, o quello di certi «enfant prodige» che col tempo smarriscono il «prodige» e si tengono solo l’«enfant».
Se pero’ oggi un settantaottantenne puo’ sembrare un giovanotto arrembante e’ perche’ i «diversamente giovani» non mollano la presa.
Pensare
che non molti anni fa i quaranta-cinquantenni erano rottamati o
riciclati in mestieri tipo nonno a tempo pieno con annesso nipote e/o
cagnolino, giornale, con la prospettiva discussionale a base di
colesterolo, trigliceridi esami vari clinici e iter pensione sempre
bloccata…
Il problema e’ che in Italia il narcisismo sta
diventando una malattia senile.
Altrove e mi riferisco extra italy il capo di un partito (banca,ufficio, ospedale, universita’) si congeda dal palcoscenico e scivola con tutti gli onori dietro le quinte o nella buca del suggeritore.
Qui invece il Diversamente Giovane, rimane aggrappato al proscenio con le unghie e coi denti, se e’ il caso anche con la dentiera e vuol continuare a guidare in autostrada.
Gli incarichi consulenzatori, prerogativa sacrosanta dei vecchi saggi, lo deprimono molto assai.
Lui il D.G vuole esserci, apparire, contare e sgommare in autostrada.
E cosi’ innesca l’effetto-tappo.. poiche’ si rifiuta di scendere dal Treno della Vita, chi gli sta dietro non riesce ad avanzare e quelli ancora piu’ dietro neppure a salire.
Deve aver confuso il prolungamento della vita con quello della poltrona indirizzata dal parlamentare pirla in quanto per lui solo la poltrona e’ vita.
Quindi caro vecchio col cappello e Panda,
scendi da sto treno del cazzo della vita e guardati allo specchio.. ormai sei quello che tu una volta definivi matusa rimbambito, largo ai giovani e vai sulla tua panchina col giornale a leggerti gli esiti del colesterolo e dei trigliceridi e butta sta patente di guida che tanto non ti servirà più.











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