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domenica 28 luglio 2024

Luisa clicca qui

 

Buongiorno Luisa,

ti rendo conto in pochi punti la situazione casa..

Serratura ingresso.

Ho montato quella che mi ha portato Carmen ed è uguale a quello che avevo montato io in quanto apre ma non da il giro di chiusura a mandata e penso che anche prima facesse la stessa cosa ed ho smontato il gruppo intero ed è quello che non funge e ho preso le misure


ma dal ferramenta le misure sono diverse e per montare quello nuovo occorre addattare i vari fori e spessori e anche in rete e dato il costo esiguo val la pena di cambiarla quello che rogna è trovare la misura giusta e le nostre son vecchie porte.

ho cercato ma non hanno le misure adatte alle nostre porte.


Quindi ho rimontato la serratura che avevo messo prima ed è un lavoro che potrebbe fare il marito della signora che Massimo ha mandato.


Vaschetta del Bagno.


Siccome qui chiudono l'acqua dalle 22 alle 6 quando la riaprivano lo facevano di colpo e le vaschette se non erano piene avevano dei colpi d'ariete dovute alla pressione e molte vaschette tra cui la mia ho dovuto cambiare guarnizioni e per la tua ho sentito l'acqua scorrere e fortunatamente esiste un interruttore sulla vasca e l'ho chiuso e qui il problema è sapere se la SASI l'hai contattata per il cambio del rubinetto generale e ad oggi è aperto ed è rischioso.. ho provato sentire TASI e mi hanno chiesto il numero della pratica (se è stata aperta).. io ho detto anche dell'apertura dell'acqua delle sei che facevano troppo violentemente e l'hanno sistemata aprendo poco per volta l'acqua. Anche qui se viene il marito della Signora che ha inviato Massimo potrebbe sistemarla.


Avvisami quando verrete e vi faccio trovare le chiavi nella serratura.


Un abbraccio Carlo

venerdì 26 luglio 2024

Luce mia...

 

Lo so che non mi potrai ascoltare,

ma non importa lo dico ugualmente.

Cio’ che voglio dire non e’ nulla di personale

e’ solo questo cielo… guarda che bello

e’ lo stesso cielo di ieri, e di ieri ancora

e’ lo stesso da anni ormai, da decenni…millenni

ma, dico… ne hai mai visto uno piu’ bello?

E pensare che milioni e milioni di stelle che ora vedi

possono essersi ormai gia’ spente

ma nel cielo che io vedo, sono ancora li’

e’ la loro luce, capisci? Continua a farsi vedere.

Si, il passato… il cielo e’ uno specchio del passato

prova a pensare…

Qui a Casalcoso è diverso da quello Porcarese..

Non e’ magnifico? non e’ qualche cosa di sensazionale?

Cosi’ grande, cosi’ speciale…

per un cielo cosi’ vale veramente la pena di morire.

Stella mia… continua a brillare.

(Era il lampione ..ma vai a cagare!!!)


mercoledì 24 luglio 2024

Storie vere?

 


Questa fotografia segna la fine della carriera del matador Álvaro Munero.

Nel bel mezzo della battaglia, improvvisamente si pentì e si sedette sul bordo del campo.

Successivamente, in un'intervista, Alvaro racconterà: “All'improvviso non ho visto le corna, ma gli occhi di un toro. Si mise di fronte a me e cominciò a guardarmi.

Rimase semplicemente a guardare, senza fare alcun tentativo di attaccare.

L'innocenza che è negli occhi di tutti gli animali guarda verso di me con una richiesta di aiuto.

Era come un grido di giustizia e da qualche parte nel profondo di me, improvvisamente mi sono reso conto che si stava rivolgendo a me nello stesso modo in cui ci rivolgiamo a Dio in preghiera: "Non voglio combatterti, per favore lasciami, perché non ho fatto nulla". sbagliato per te.

Puoi uccidermi se vuoi, uccidimi se vuoi, ma io non voglio combatterti.

" E io, leggendolo nei suoi occhi, mi sono sentito la peggiore creatura sulla terra e ho ostacolato la guerra.

Dopo di ciò sono diventato un vegetariano e ho smesso di combattere le corride “...

Bella storia, vero?

Orbene sta belinata acchiappabattute gira in rete da una dozzina di anni.

Dopo che migliaia di altre pubblicazioni straniere hanno raccontato il caso, milioni di persone hanno saputo del matador Álvaro Munero.. io vi suggerisco di mettere detta foto sulla ricerca fotografica di Google (quel che ho fatto io brutto miscredente dal cuore pietresco) e vi linkera’ alle storie piu’ mielose che servono appunto per cuccare la battuta monetizzata e adesso che vi siete commossi, scommossatevi o come cacchio si dice, proseguendo nella lettura del post dissacrante...


Cambio il titolo in “Bugie nella rete”..

La storia del matador che si pente guardando il toro? Non è andata così

Una foto virale sui social, accompagnata da una storia strappalacrime, gira da mesi su varie pagine e profili.

Ma la realtà è diversa.

E forse persino più forte

Le bugie o le mezze verità sono sempre esistite.

Ci sono quelle a fin di bene e quelle classificate per colori: bianche, nere e blu.

Oggi le chiamiano fake news e certamente i social le hanno rese capirlari… opps.. capillari.

Alcune ci possono far sorridere altre potrebbero essere pericolose.

Qui cerchiamo di capire se quello che ci viene detto è vero o falso ma soprattutto quanto riescono a resistere le cosiddette bufale anche se sono state smentite.

È proprio il caso del post di cui sopra che da anni circola sui principali social network.

Ha ricevuto milioni di condivisioni e centinaia di commenti. Cerco di scriverlo nel dettaglio...

Siamo ai margini di una corrida.

In una foto si vedono un torero in abito da combattimento e un toro ansimante e sanguinante.

Il torero, a dispetto di quello che si potrebbe immaginare, non è nel pieno dell’autocelebrazione per la sua vittoria ma è seduto, con una mano si copre il volto e sembra stia piangendo.

Una bellissima storia di pentimento.

C’è un uomo messo di fronte alla propria crudeltà.

Vede sé stesso nello sguardo di un animale.

Si scopre più umano e cambia vita.

Certo, è vero, a volte la sensibilità può mutare repentinamente ed esistono dei momenti topici della vita, quelli indelebili, quelli che proprio ricordiamo per sempre. Inoltre, non si può che essere d’accordo nel ribadire che mai alcuna forma di violenza può avere giustificazione.

Comunque quello nella foto non è Alvaro Munera. Munera non è mai stato un torero ma solo un novillero (un giovane matador in fase di apprendimento).

Si tratta invece del torero spagnolo Manuel Jesus Cid Sala (ritiratosi dalle competizioni nel 2019 dopo numerose corride).

Nella foto in questione El Cid non sta piangendo.

È un momento dello “spettacolo” della corrida.

Il torero per ingraziarsi il pubblico e ricevere un applauso ancora più fragoroso sfida il toro sedendosi facendo finta di dimenticare quegli 11 quintali di Miura cornuto che lo stanno fissando.

Mostra al pubblico così la sua totale dominanza sull’animale. 

Le parole del post poi non sono di Alvaro Munera ma dello scrittore spagnolo Antonio Gala.

Il Munera stesso ha smentito di essere il protagonista della foto. Nel 1984 è stato incornato durante una corrida e da allora è tetraplegico.

L’incidente che ha cambiato la sua vita lo ha spinto a diventare un attivista per la difesa dei diritti degli animali.

Sarebbe bastato raccontare la vera storia di Munera per sensibilizzare le persone al rispetto degli animali.

Quante false verità intorno a noi.

Meglio sempre affidarsi a fonti certe e nel dubbio non condividere.

Pace e bene a tutti...

 

domenica 14 luglio 2024

CLINTO amore mio...

 


 

Nella mia seconda casa in quel dell'Abruzzo senza Molise, esistono delle cantine dove puoi andare ad acquistare il vino prodotto con l'uva.. ebbene si.. il vino qui si fa ancora con l'uva e dovete capire sti poveri centromeridionali che conoscono poco o affatto che il vino si deve fare con lieviti che mantengono gradazioni e danno il sapore o retrogusto di fragola, pomodoro, peperoncino, melone e chi più ne ha piu' ne metta..

In Italia dove sverno dicono e fanno il vino col bastone ovvero aggiungono lieviti secchi al mosto pigliato e sta al vignaiolo scegliere la giusta composizione della cultura starter prendendo in esame aspetti quali il vigore fermentativo e il potere fermentativo. Vabbuo' non vi rompo il cazzo sugll'anidride solforosa e sugli eventuali fitofarmaci utilizzati vigna capaci di influenzare la componente aromatica del vino ma vi dico qual'e' il vino dicui vado alla ricerca e si tratta del .. dadadannn.. del CLINTO.

Questo è il vino illegale dei nostri nonni, e fin dal lontano 1931, quando fu emessa la legge n.376 che vietava sia la coltivazione, sia la commercializzazione dell’uva prodotta dai vitigni ibridi, il privilegio di berne qualche bicchiere doveva essere considerato una rarità e un onore, oltre che un piacere proibito.

Ma faccio un passo indietro: l’uva clinto è approdata in Europa dall' America nella prima metà dell’Ottocento.

Il vitigno clinto è un produttore ibrido diretto tra Vitis Riparia e Vitis Lambrusca; si tratta quindi di un vitigno non innestato, caratterizzato da una grande resistenza alle malattie crittogramiche e alla fillossera.

Il vitigno clinto si propone quindi come soluzione ai problemi dei vitigni di allora, prima con l’oidio e con la peronospera (due funghi patogeni) e poi con la fillosera (un insetto), che si diffusero ampiamente minacciando i vitigni nostrani.

Per questo motivo venne promulgata la legge del 1931, che ne permetteva la coltivazione solo per produrre uva per consumo “diretto”.

Nel 1965 il destino del vitigno clinto si complico' ulteriormente: una legge riconobbe la vitis vinifera come unica pianta dalla quale si poteva ricavare vino, escludendo quindi il vino clinto dal mercato.

Porco cazzo a me gusta da Dio anche perchè il clinto è quasi sparito dalle tavole degli italiani, ma rimane certamente nella mia memoria.

Sto vino ha un colore violaceo intenso, che lascia una traccia densa nelle bottiglie e nei bicchieri, e una macchia particolare nelle tovaglie e se vi cade la gocce sentirete santi e madonne da parte di Lella costretta a buttare via la tovaglia fatta a mano e che ha ricevuta in dote.

Comunque sto intruglio ha un forte profumo fruttato e un inconfondibile aroma, detto “volpino”; ha una bassissima gradazione alcolica, tra i 6 e gli 8 gradi in volume: è quindi poco conservabile; mai oltre la primavera successiva alla vendemmia altrimenti lo potrete usare solo per tingere i baffi-

Vi ebbi incuriuosito del clinto? Lo so di essere un cesso in fatto di arte culo in aria e di avere tendenze leggermente fuori dal municipio, ma a me piace un casino e credetemi che non sembrano trovare invece fondamento le leggende sui danni alla salute umana causati da supposti valori elevati di metanolo e tannino.

Del resto all'eta' dei datteri a cui sono arrivato fatemi godere selvaggiamente con un paio di bicchieri di sto vino.. alla faccia dei degustatori che se lo assaggiano sbattendolo in bocca avranno le fauci da decolorare nei prossini lustri..buon vino a tutti.

 




 

sabato 6 luglio 2024

Vuoi un caffè?

 

Buongiorno.. sono una capsula di caffè e ora statemi ad ascoltare:

4 grammi di caffè a 0,40 euro, fanno 100 Euro al kg.

Per una tonnellata di alluminio vengono prodotte quattro tonnellate di residui sotto forma di arsenico, titanio, cromo, piombo, vanadio, mercurio.

Sostanze che vanno ad inquinare l’ambiente.

Grazie ad una produzione di una tonnellata di caffè a settimana sono la regina del mercato!

Il caffè che uso è quello che costa di meno.

Quando le polveri tradizionali vengono torrefatte a 200/220° in 20 minuti per me la torrefazione è a 1000°C per 90 secondi.

Anche questo per risparmiare.

Però il mio caffè è schiumoso e buono.

Semplicemente perché non contengo solo caffè ma anche un po' di grassi animali, e additivi top secret.

In più le macchine che vengono utilizzate hanno enormi costi economici ed ambientali per la loro produzione e per il loro smaltimento.

E non dimenticare l’energia elettrica che usano.

Ma attento, ti dono non solo caffeina ma anche furano che ingoi con piacere.

Il furano è una sostanza organica (prodotto intermedio utilizzato nell'industria chimica come solvente per le Resine durante la produzione di lacche e come agglomerante nella fonderia).

È volatile, lipofilo e CANCEROGENO per il fegato.

Contento tu…



Scopri dove riconsegnare le capsule di caffè usate qui. 

mercoledì 19 giugno 2024

Pubblicità.

 

Basta poco per sentirsi scemi e teste di cazzo.

Basta sedersi in poltrona, impugnare il telecomando come la lucente spada di Goldric e smanettare di canale in canale zappingando come un selvaggio.

E’ una continua sollecitazione, una goduria stratosferica quasi da riccio del valcamonica.

Oltre alle isole, le talpe, le porte a porte, le bedde matrix e i Conti che non si schiodano dalla poltrona, una mano grande la danno le pubblicita’.

Intanto dovessimo fare una graduatoria il primo premio se lo cuccherebbe lo spot del supermercato con marchio giallo sfondo bleu.

Quello che al posto del nome ha un grumo di consonanti che come le pronunci ti si stacca il lavoro del dentista.

Quello dove si sente una voce fuoricampo, a meta’ tra l’acuto di un pipistrello e lo strillo di un gabbiano entusiasta sulla discarica, che ci informa gioiosa che.. da giovedi’’ 13 giugno in tutti i supermercati gialli troverai..

tornio per apicultori a soli 14 euro e 90,

paraorecchie per muli a 5 euro e 70,

tagliabrodo in peltro a 12 euro e 40,

dissipa nebbia a soli 4 euro e 60…

E intanto sullo schermo lumi le foto di questi oggetti meravigliosi che pero’ hanno una prerogativa assoluta.. scatenarti il dubbio. 

Come cazzo ho fatto finora a vivere senza un tornio per apicultori? 

Mumble mumble.

Com’e’ che non ho mai sentito l’esigenza di una sega.. ehmm intendevo l’attrezzo elettrico?

Ce l’ha persino Gnegne' .. porca vacca…

e io chi sono?

Il figlio della serva?

Come posso star sereno senza una saldatrice portatile, un aspiratore di foglie e una sacca porta snowbord?

Ma dove minchia ho la testa?

Ma dove vivo?

Bah..

Premio della critica invece a tutte le pubblicita’ degli spruzzi.

Non so se ci avete fatto caso e in tv hai un casino da imparare.

Da un po’ di tempo a questa parte vanno di figata i detersivi che invece di sciogliersi in acqua, polverizzarsi sulla ceramica e ingellarsi sui pavimenti, si spruzzano.

C’e’ persino una minchiatina che si spruzza sui piatti per lavarli. 

Mica vuoi cacciarli dentro l’acqua e smanazzare tra la schiuma?

Naaaaa..

Fatti furba donna o anche uomo (ma non è il mio caso).

Spruzza direttamente il detersivo sui piatti come fossero i vetri della veranda..(questo è il mio caso)

Frrrt frrt.

E vedi come fai piu’ veloce.

Si’ ma quanto ne consumi?

A cisterne.

Tu sta zitta e spruzza, mula miscredentica.

E finito di spruzzare li’, spruzza sulle tende.

Si’ perché c’e’ un’altra cagatuzzola che si usa per togliere gli odori. 

La tenda puzza?

Non c’e’ problema.

Vorrai mica lavarla?

Naaaaaaaaa.. Sei mica gnugna?

Se la tua tenda puzza di stantio muffa e camel light spruzzaci sopra sto spray e tutto sembrera’ piu’ fresco tipo ahim dei caraibi.

Sul cuscino ci ha fatto la pipi’ il gatto?

Niente panico e niente salamico.

Per levar via l’odor di pisciata selvaggia basta un frut frut e il gioco e’ fatto.

Stessa tiritera per il bagno.

Dove sta, che il cielo lo benedica, seduto sul cesso ormai da anni, lo stesso cinesino che fa la cacca come un drago e poi tappandosi il naso si dice da solo… che odore!

E frrt frrt spruzza pure lui.

E cazzo esce sempre lo spot mentre sto mangiando.. sto limoncino malcagato… Allora.

Intanto io voglio sapere quanti anni ha ormai il cinesino.

Secondo me, a naso, espressione quanto mai azzeccata, sara’ gia’ all’universita’.

Facolta’ di medicina specialita’ proctologia tanfogena.

Fidanzato con cappuccetto rosso protettrice dei nonni che usano poco i cellulari e compagno di merende di quella pirletta che si slurpa un cicchetto di amaro tutte le volte che devono salvare un cavallo scendendo dall’ultraleggero.

Vabbuo' buone vacanze bastardi e buttate il telecomando.

lunedì 17 giugno 2024

Energia elettrica Wireless... realtà.

 Una startup neozelandese “trasporta l’energia sull’aria” dal 2021.. grazie a Tesla.

Una tecnologia “vecchia” resa commerciabile dall’uso di nuovi materiali. 

Un’antenna trasmette e una rectenna riceve il fascio di onde e lo trasforma in elettricità. 

Tra di esse, una serie di ripetitori che allungano il segnale nell’aria fintanto che sono in grado di vedersi.

In un universo automotive che è sempre più attratto dalla mobilità elettrica, la notizia di una tecnologia funzionante in grado di trasportare l'elettricità senza bisogno di fili ha senza dubbio aspetti affascinanti.  

La startup neozelandese Emrod ci è riuscita: è in grado di fornire elettricità wireless.

L’energia elettrica senza fili è stato uno dei sogni di Nikola Tesla, ma il mancato supporto economico promesso da J.P Morgan e una dinamo bruciata della compagnia elettrica che dava luce alla città di Colorado Springs, nel 1899 misero fine alle sue ambizioni in questo campo.

Due antenne e tanti ripetitori quanti ne servono nel mezzo

Emrod ha invece chiesto aiuto a Powerco, il secondo più grande distributore di energia elettrica della Nuova Zelanda, il quale è stato attratto dalla tecnologia della startup che riesce a trasmettere l’energia elettrica tra due punti qualsiasi che possono essere uniti con dei ripetitori di linea.

 

In realtà, il sistema si serve di un'antenna trasmittente, di ripetitori di segnale, e di una rectenna ricevente. 

La rectenna è un’antenna capace di convertire le microonde in corrente continua. 

Va da sé che l’ipotesi di funzionamento alla base dell’elettricità wireless è che Emrod si serva di (micro)onde elettromagnetiche che vengono convertite in elettricità una volta raggiunta la rectenna di destinazione.

Ad allungare il segnale tra l’antenna e la rectenna ci pensano dei ripetitori di linea che hanno l’aspetto di pannelli quadrati posti su un palo. 

La distanza di trasmissione è limitata solo dalla linea di vista tra ogni ripetitore. 

Fino a quando due ripetitori sono in grado di vedersi, il fascio di onde elettromagnetiche può essere trasmesso. 

Il fascio è nella banda di frequenze ISM (Industrial, Scientific Beam), nella quale sono comprese anche il Wi-Fi e il Bluetooth, per fare un esempio.

Una matrice laser rende sicuro il fascio

Come sistema di sicurezza viene utilizzato un segnale laser a bassa potenza che, se interrotto – per esempio da un uccello o un velivolo – è in grado anche di spegnere immediatamente la trasmissione.
 

Al momento, la tecnologia permette di trasportare solo pochi chilowatt di energia elettrica, ma alla Emrod dicono che il sistema è facilmente scalabile. Il prototipo che sta realizzando per la Powerco è in grado di “trasportare” 2 kW di potenza.

La tecnologia in sé non è completamente nuova. È usata anche per scopi militari. L’innovazione di Emrod è stata nell’uso di materiali che hanno permesso di riconvertire le onde elettromagnetiche in energia elettrica in modo molto più efficiente. 

Un cambiamento che ha reso la tecnologia appetibile per l'uso commerciale.

I ripetitori, dice Emrod, non hanno dispersioni energetiche, o sono quasi nulle. 

Un trasmettitore di un metro quadrato potrebbe inviare circa 10 kW per circa 10 metri, ma un trasmettitore di 40 metri quadrati potrebbe offrire una portata di circa 30 km, che è molto di più di quanto servirebbe per la maggior parte delle applicazioni, che non siano trasmissioni offshore di corrente.

L’efficienza del sistema è limitata quasi soltanto dalla parte trasmissiva, cioè l’antenna sorgente. Se il resto dei componenti, ripetitori compresi, tocca quasi il 100 percento di efficienza, l’antenna di trasmissione che utilizza componenti standard ne ha una del 70 percento. 

Emrod è convinta di alzarla anche attraverso i nuovi studi sulle frequenze di trasmissione, come quelli condotti per il 5G.

Se si interrompe il fascio non si viene "fritti"

Per quanto riguarda la sicurezza, Emrod dice che l'energia viene trasmessa tra due punti, da punto a punto. 

Non c'è alcun onda attorno al fascio, nessuna radiazione e nessun impatto sull’ambiente.

Il laser di sicurezza che determina quando il fascio viene interrotto da un ostacolo non serve tanto a “salvare la vita” di un ipotetico essere vivente che si trovasse ad attraversarlo, quanto a capire se la trasmissione è stata interrotta.

A detta di Emrod, “bisognerebbe soffermarsi un bel po’ nel fascio per ottenere un tenue effetto di riscaldamento, calcolabile nell’aumento di circa 1 grado Celsius.”

Dato che i chilowatt forniti con l’energia wireless sono destinati ad aumentare negli sviluppi dopo il prototipo per Powerco, la preoccupazione è che le differenti potenze in gioco possano anche cambiare l’aumento di temperatura di un corpo che si trovasse ad attraversare il fascio.

Emrod dichiara che conta soprattutto la potenza che si fornisce per metro quadrato, ma che i “livelli di densità” resteranno comunque piuttosto bassi, visto che verranno usate frequenze nella banda ISM.

Nel caso di un fascio ostacolato, dall’altro capo della rete wireless non ci sarà un blackout totale. Un oggetto transitorio non avrebbe la funzione di un interruttore “on/off”. 

Servirebbe qualcosa che vada a occupare l’intero fascio, come un elicottero che sosti in aria. Inoltre, potrebbero essere previste batterie “tampone” per applicazioni sensibili come le forniture di energia elettrica per scenari di tipo medico. Il sistema funziona anche con la nebbia, la pioggia o se il fascio incontra polvere o pulviscolo.

L'elettricità wireless è un'elettricità più "agile"

È chiaro che il sistema di energia elettrica wireless sviluppato da Emrod è solo agli inizi, ma avere un’agilità elettrica di questo tipo, che può anche servire per raggiungere luoghi di emergenza con un veicolo che trasporta un ripetitore, è affascinante se considerata anche nel settore automotive elettrico.

Se mettersi a pensare a veicoli elettrici in grado di essere ricaricati senza fili appare effettivamente prematuro, è interessante pensare a stazioni di carica senza collegamenti in rame.

Per esempio, le installazioni di ricarica casalinghe potrebbero essere realizzate tenendo conto di posizionamenti che non dovranno per forza considerare scavi o canalizzazioni fisiche.

Oppure, in luoghi turistici o in posti dedicati a eventi particolari potrebbero essere installate stazioni di ricarica alla bisogna che possano accogliere con più facilità i veicoli elettrici in sosta.