Windows
10, colpo di scena: aggiornamenti di sicurezza gratis fino a ottobre
2026
Microsoft
cambia di nuovo rotta e offre agli utenti europei di Windows 10
aggiornamenti di sicurezza gratuiti fino al 13 Ottobre 2026, senza
vincoli. Tramonta la necessità di account Microsoft e Windows
Backup, dopo la pressione di Euroconsumers.
Quindi
buone notizie ragazzi per chi era rassegnato al cambio computer
datosi che ottobre 2025 è alle porte..
la
Microsoft considerate le agitazioni di Euroconsumers e considerate le
minchiate di tasse imposte da parrucchino giallo HA GARANTITO
AGGIORNAMENTI DI SICUREZZA GRATUITI SINO AL 13 Ottobre 2026..SENZA
ALCUN VINCOLO.
Nei
post precedenti avevo postato come bypassare le caratteristiche
richieste per poter installare Windows11 col solo punto
determinante che la vostra macchina fosse di sistema 64 e per chi
ha il 32 purtroppo deve mettere in bilancio la spesa di un pc nuovo o
di passare a Linus e via andare.
Da
parte mia lavoro su una decina di computer tra cui ho dei 32 che
utilizzo come muletto con applicazioni di programmi forti ma datati e
in considerazione di acquisto macchine di nuova generazione ho
testato il mercato di AliExpress e sinceramente son troppo abituato e
anche lavoro come Insider su Microsoft.
La
considerazione a confronto non è delle migliori.. vabbè che ho
pagato una cifra decisamente inferiore ma cavolo.. proprio non mi
abituo all'uso di macchine commercializzate cinesi.. proprio non ci
siamo e sono arrivato al punto di utilizzare sino allo stremo il
filone americano, ad es.. la macchina dove scrivo adesso l'ho
smontata diverse volte,
ho tolto la batteria che ormai era alla frutta e durava men che niente, poi ho tolto la ventola di raffreddamento che interveniva troppo spesso e con quel ronzio mi uccideva le orecchie..
ho saldato le cerniere che
univano il desk al corpo macchina.
Insomma
sono tante le anomalie ma lo preferisco al nuovo acquistato otto mesi fa
dalla Cina
(taroccato e ovviamente con il brand della Mela) che è costato decisamente meno
(150$ contro i 750$ + 15% di nuove tasse parrucchiniane).
E
vabbè De gustibus non est disputandum o dis trump andum ovest.
I
non tecnici possono terminare qui la lettura e tornare a fare quello che non facevano.
Ora
parliamo tecnicamente perche' Microsoft si lascia aggirare per
taroccare il nuovo Windows 11 ma non derime sul sistema 64 postando
l'articolo che troverete in “Il Software”.
Con
l’avvicinarsi della fine
del supporto di Windows 10, Microsoft aveva previsto di concedere
un ulteriore anno di aggiornamenti
di sicurezza
agli utenti, ma solo a condizione che questi attivassero Windows
Backup
e, di conseguenza, si servissero di un account Microsoft. In realtà,
abbiamo visto che per ricevere
gratis gli aggiornamenti per Windows 10 fino a ottobre 2026, non
è neppure necessario attivare la sincronizzazione dei dati.
In
realtà, senza modificare alcun file di sistema, è possibile
iscriversi
a Windows 10 ESU e ricevere gli aggiornamenti senza account
Microsoft, eseguendo una semplice istruzione da riga di comando.
Microsoft
accetta di estendere gratis gli aggiornamenti di Windows 10 (ESU),
senza condizioni
Dopo
l’intervento di Euroconsumers,
una delle principali organizzazioni europee per la difesa dei
consumatori, Microsoft ha deciso di aprire il programma ESU
(Extended
Security Updates)
rendendolo gratuito per tutti gli utenti e senza condizioni (sono
escluse le imprese titolari di specifici contratti).
Sebbene
già si potesse attivare
ESU gratis per un anno
anche senza dotarsi di un account Microsoft e facendo tutto con un
account locale, adesso Microsoft ci mette la firma e accoglie le
richieste di Euroconsumers.
Secondo
l’associazione, imporre l’uso di Windows Backup non solo
vincolava l’utente a un ecosistema
proprietario,
ma rischiava anche di penalizzare chi non desidera affidare i propri
dati personali al cloud .
La
pressione esercitata da Euroconsumers
ha quindi portato Microsoft a modificare l’approccio: in tutto lo
Spazio
Economico Europeo
(SEE), gli aggiornamenti di sicurezza estesi per Windows 10 saranno
disponibili senza la necessità di attivare Windows Backup, né di
partecipare a programmi promozionali come Microsoft Rewards.
Le
differenze con il resto del mondo
Un
portavoce di Microsoft ha confermato che l’azienda sta “aggiornando
il processo di registrazione a ESU per allinearlo alle aspettative
locali e garantire un’esperienza sicura e semplificata”.
Questo
significa che le tesi portate innanzi da Marco
Scialdone,
Head of Litigation di Euroconsumers
(responsabile delle azioni legali e delle controversie) ed Els
Bruggeman,
Head of Policy and Enforcement di Euroconsumers
(responsabile delle politiche di tutela e dell’applicazione delle
normative) hanno fatto breccia.
Mentre
in Europa gli aggiornamenti
gratuiti
per Windows 10 arriveranno sui sistemi degli utenti, senza
condizioni, fino
al 13 ottobre 2026,
non sarà così a livello globale.
Nel
resto del mondo per ottenere la protezione aggiuntiva occorrerà
attivare Windows Backup, pagare circa 30 dollari all’anno oppure
riscattare 1.000 punti Microsoft Rewards.
Questa
disparità solleva inevitabilmente interrogativi in tema di equità
sui mercati digitali e innescherà inevitabilmente pressioni da parte
di altre giurisdizioni.
Un
confronto con il passato
Come
abbiamo più volte sottolineato, ogni software ha un suo ciclo
di vita.
Non
è possibile pretendere che uno sviluppatore estenda il supporto su
un software a tempo indeterminato.
Dieci
anni di supporto (2015-2025), come nel caso di Windows 10, non sono
pochi.
Il
punto nodale è che questa volta Microsoft ha introdotto requisiti
hardware stringenti
per l’aggiornamento a Windows 11, che sulla carta escludono una
larga parte del parco macchine.
Stime
indipendenti indicano che oltre 850
milioni di dispositivi
attivi con Windows 10 non sono aggiornabili alla versione successiva.
Euroconsumers
sottolinea che a differenza delle transizioni precedenti (da Windows
7 a Windows 10, o da Windows 8 a Windows 10), questa volta non si
tratta soltanto di un aggiornamento software, ma di una vera e
propria barriera
tecnologica
che accelera il turnover
dei dispositivi.
Storicamente,
Microsoft ha garantito lunghi periodi di transizione:
Windows XP ha ricevuto supporto fino a 7 anni dopo il lancio di
Windows Vista; Windows 7 è stato supportato fino a 8 anni dopo
Windows 8. Windows 10, invece, sarebbe abbandonato
a soli 4 anni dal rilascio di Windows 11,
nonostante continui a essere utilizzato su larga scala.
Secondo
i dati raccolti da Euroconsumers
, circa il 22% dei consumatori europei usa ancora dispositivi
prodotti nel 2017 o prima, che restano pienamente funzionali ma non
sono compatibili con Windows 11.
Consumatori
e imprese: due percorsi diversi
Gli
utenti di qualunque edizione di Windows 10 riceveranno quindi un anno
di aggiornamenti
extra gratuiti,
fino al 13 ottobre 2026, dopodiché il sistema operativo sarà
considerato obsoleto.
Le
aziende, invece, avranno l’opportunità di acquistare
fino a tre anni di aggiornamenti
critici, in linea con i tradizionali programmi ESU già visti in
passato per Windows 7 e per altri prodotti software Microsoft.
Euroconsumers
ha però annunciato di voler proseguire il confronto con Microsoft
per ottenere una copertura
di sicurezza
prolungata nel tempo anche per i privati, al fine di evitare che
milioni di dispositivi restino vulnerabili a partire da ottobre 2026.