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martedì 30 settembre 2025

Windows 10 continua.

 


Windows 10, colpo di scena: aggiornamenti di sicurezza gratis fino a ottobre 2026

Microsoft cambia di nuovo rotta e offre agli utenti europei di Windows 10 aggiornamenti di sicurezza gratuiti fino al 13 Ottobre 2026, senza vincoli. Tramonta la necessità di account Microsoft e Windows Backup, dopo la pressione di Euroconsumers.

Quindi buone notizie ragazzi per chi era rassegnato al cambio computer datosi che ottobre 2025 è alle porte..

la Microsoft considerate le agitazioni di Euroconsumers e considerate le minchiate di tasse imposte da parrucchino giallo HA GARANTITO AGGIORNAMENTI DI SICUREZZA GRATUITI SINO AL 13 Ottobre 2026..SENZA ALCUN VINCOLO.

Nei post precedenti avevo postato come bypassare le caratteristiche richieste per poter installare Windows11 col solo punto determinante che la vostra macchina fosse di sistema 64 e per chi ha il 32 purtroppo deve mettere in bilancio la spesa di un pc nuovo o di passare a Linus e via andare.

Da parte mia lavoro su una decina di computer tra cui ho dei 32 che utilizzo come muletto con applicazioni di programmi forti ma datati e in considerazione di acquisto macchine di nuova generazione ho testato il mercato di AliExpress e sinceramente son troppo abituato e anche lavoro come Insider su Microsoft.

La considerazione a confronto non è delle migliori.. vabbè che ho pagato una cifra decisamente inferiore ma cavolo.. proprio non mi abituo all'uso di macchine commercializzate cinesi.. proprio non ci siamo e sono arrivato al punto di utilizzare sino allo stremo il filone americano, ad es.. la macchina dove scrivo adesso l'ho smontata diverse volte,


ho tolto la batteria che ormai era alla frutta e durava men che niente, poi ho tolto la ventola di raffreddamento che interveniva troppo spesso e con quel ronzio mi uccideva le orecchie..

ho saldato le cerniere che univano il desk al corpo macchina.

Insomma sono tante le anomalie ma lo preferisco al nuovo acquistato otto mesi fa dalla Cina


(taroccato e ovviamente con il brand della Mela) che è costato decisamente meno (150$ contro i 750$ + 15% di nuove tasse parrucchiniane).

E vabbè De gustibus non est disputandum o dis trump andum ovest.

I non tecnici possono terminare qui la lettura e tornare a fare quello che non facevano.

Ora parliamo tecnicamente perche' Microsoft si lascia aggirare per taroccare il nuovo Windows 11 ma non derime sul sistema 64 postando l'articolo che troverete in “Il Software”.

Con l’avvicinarsi della fine del supporto di Windows 10, Microsoft aveva previsto di concedere un ulteriore anno di aggiornamenti di sicurezza agli utenti, ma solo a condizione che questi attivassero Windows Backup e, di conseguenza, si servissero di un account Microsoft. In realtà, abbiamo visto che per ricevere gratis gli aggiornamenti per Windows 10 fino a ottobre 2026, non è neppure necessario attivare la sincronizzazione dei dati. 

In realtà, senza modificare alcun file di sistema, è possibile iscriversi a Windows 10 ESU e ricevere gli aggiornamenti senza account Microsoft, eseguendo una semplice istruzione da riga di comando.

Microsoft accetta di estendere gratis gli aggiornamenti di Windows 10 (ESU), senza condizioni

Dopo l’intervento di Euroconsumers, una delle principali organizzazioni europee per la difesa dei consumatori, Microsoft ha deciso di aprire il programma ESU (Extended Security Updates) rendendolo gratuito per tutti gli utenti e senza condizioni (sono escluse le imprese titolari di specifici contratti).

Sebbene già si potesse attivare ESU gratis per un anno anche senza dotarsi di un account Microsoft e facendo tutto con un account locale, adesso Microsoft ci mette la firma e accoglie le richieste di Euroconsumers.

Secondo l’associazione, imporre l’uso di Windows Backup non solo vincolava l’utente a un ecosistema proprietario, ma rischiava anche di penalizzare chi non desidera affidare i propri dati personali al cloud .

La pressione esercitata da Euroconsumers ha quindi portato Microsoft a modificare l’approccio: in tutto lo Spazio Economico Europeo (SEE), gli aggiornamenti di sicurezza estesi per Windows 10 saranno disponibili senza la necessità di attivare Windows Backup, né di partecipare a programmi promozionali come Microsoft Rewards.

Le differenze con il resto del mondo

Un portavoce di Microsoft ha confermato che l’azienda sta “aggiornando il processo di registrazione a ESU per allinearlo alle aspettative locali e garantire un’esperienza sicura e semplificata”.

Questo significa che le tesi portate innanzi da Marco Scialdone, Head of Litigation di Euroconsumers (responsabile delle azioni legali e delle controversie) ed Els Bruggeman, Head of Policy and Enforcement di Euroconsumers (responsabile delle politiche di tutela e dell’applicazione delle normative) hanno fatto breccia.

Mentre in Europa gli aggiornamenti gratuiti per Windows 10 arriveranno sui sistemi degli utenti, senza condizioni, fino al 13 ottobre 2026, non sarà così a livello globale.

Nel resto del mondo per ottenere la protezione aggiuntiva occorrerà attivare Windows Backup, pagare circa 30 dollari all’anno oppure riscattare 1.000 punti Microsoft Rewards.

Questa disparità solleva inevitabilmente interrogativi in tema di equità sui mercati digitali e innescherà inevitabilmente pressioni da parte di altre giurisdizioni.

Un confronto con il passato

Come abbiamo più volte sottolineato, ogni software ha un suo ciclo di vita.

Non è possibile pretendere che uno sviluppatore estenda il supporto su un software a tempo indeterminato.

Dieci anni di supporto (2015-2025), come nel caso di Windows 10, non sono pochi.

Il punto nodale è che questa volta Microsoft ha introdotto requisiti hardware stringenti per l’aggiornamento a Windows 11, che sulla carta escludono una larga parte del parco macchine.

Stime indipendenti indicano che oltre 850 milioni di dispositivi attivi con Windows 10 non sono aggiornabili alla versione successiva.

Euroconsumers sottolinea che a differenza delle transizioni precedenti (da Windows 7 a Windows 10, o da Windows 8 a Windows 10), questa volta non si tratta soltanto di un aggiornamento software, ma di una vera e propria barriera tecnologica che accelera il turnover dei dispositivi.

Storicamente, Microsoft ha garantito lunghi periodi di transizione: Windows XP ha ricevuto supporto fino a 7 anni dopo il lancio di Windows Vista; Windows 7 è stato supportato fino a 8 anni dopo Windows 8. Windows 10, invece, sarebbe abbandonato a soli 4 anni dal rilascio di Windows 11, nonostante continui a essere utilizzato su larga scala.

Secondo i dati raccolti da Euroconsumers , circa il 22% dei consumatori europei usa ancora dispositivi prodotti nel 2017 o prima, che restano pienamente funzionali ma non sono compatibili con Windows 11.

Consumatori e imprese: due percorsi diversi

Gli utenti di qualunque edizione di Windows 10 riceveranno quindi un anno di aggiornamenti extra gratuiti, fino al 13 ottobre 2026, dopodiché il sistema operativo sarà considerato obsoleto.

Le aziende, invece, avranno l’opportunità di acquistare fino a tre anni di aggiornamenti critici, in linea con i tradizionali programmi ESU già visti in passato per Windows 7 e per altri prodotti software Microsoft.

Euroconsumers ha però annunciato di voler proseguire il confronto con Microsoft per ottenere una copertura di sicurezza prolungata nel tempo anche per i privati, al fine di evitare che milioni di dispositivi restino vulnerabili a partire da ottobre 2026.

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